
Germani (analista): “La Russia ha una grande tradizione di guerra ibrida, la disinformazione una delle sue armi”
Ospite della rubrica del Riformista Tv ‘Sottotorchio’ Sergio Germani, direttore dell’Istituto per gli Studi Strategici Gino Germani e autore di ‘Bugie di guerra’.
Sergio Germani: “Il libro è una specie di viaggio nella disinformazione russa dall’epoca sovietica fino ai giorni nostri, alla guerra in Ucraina. Molte cose non sono cambiate, la disinformazione continua a essere uno strumento nelle mani del potere russo sia per controllare la società all’interno sia per aggredire altre società, manipolare le percezioni dell’opinione pubblica e delle leadership politiche in occidente. Poi ci sono anche delle forti discontinuità”.
Aldo Torchiaro: “Si stanno aprendo spiragli di trattativa, come scrive il riformista.it, parliamo di spiragli di pace che possono essere interessanti. Cosa vuol dire guerra ibrida?”
Sergio Germani: “La guerra ibrida è una strategia per indebolire o sconfiggere un altro paese senza ricorrere agli strumenti bellici tradizionali. Come ad esempio gli attacchi cibernetici, il finanziamento a movimenti eversivi. Tutti strumenti per tentare di destabilizzare una società dall’interno, non di attaccarla dall’esterno. I russi hanno una grande tradizione di guerra ibrida che in epoca sovietica si chiamava ‘misure attive’. Loro hanno sempre più intensificato la guerra ibrida contro l’Occidente negli ultimi 10 anni”.
Aldo Torchiaro: “Quali sono le attività di formazione, i corsi che promuove l’Istituto Germani?”
Sergio Germani: “Promuove corsi in materia di sicurezza nazionale, internazionale, corsi anche sull’intelligence come strumento di tutela delle società democratiche. Il prossimo corso sarà ad esempio sulla Human Intelligence, cioè la cosiddetta Humint nel mondo dell’intelligence che poi è estremamente importante anche per comprendere quello che sta succedendo oggi. Noi non sappiamo se gli americani sanno veramente se Putin è intenzionato o meno a usare armi nucleari tattiche, questa è una cosa che non possono dare gli strumenti tecnologici di intelligence ma lo può dare solo la Humint, soltanto un personaggio che conosce il pensiero di Putin”.