Sotto Torchio - 12 Ottobre 2022

Ministro della Giustizia, Palamara: “Gradimento preventivo della magistratura? Non so se anche stavolta sarà così”

Ospite del Riformisa Tv per la rubrica Sottotorchio, l’ex magistrato Luca Palamara.

Aldo Torchiaro: “Autore di best seller come ‘Il sistema’, ‘Lobby e logge’. Sono titoli che abbiamo imparato a conoscere perché entrano nel dibattito pubblico portando la giustizia nel mezzo di quello che è il confronto quotidiano. Ora vedremo se il nuovo governo avrà un calibro più garantista.

Luca Palamara: “C’è aria di attesa, è un momento nel quale tanti cittadini italiani vogliono capire come andranno le cose anche su un tema importante come la giustizia. Notoriamente, al di là dell’esperienza personale, questa corsa sui nomi è fisiologica perché quando si devono distribuire poltrone e posti di potere bisogna inevitabilmente trovare gli accordi. Tante volte i nomi vengono fatti per essere bocciati, tante volte per fare un primo sondaggio. Io penso che spesso sia avvenuta una sorta di gradimento preventivo anche da parte della magistratura. Non so se questo sia il caso, so che però oggi più che il nome è importante capire quelle che saranno le azioni, l’operatività del governo, e soprattutto il coraggio di affrontare temi che notoriamente sono stati divisivi. Da questo punto di vista è ovvio che ci sono profili che sono più in grado di realizzarlo o profili che in qualche modo hanno espresso le proprie posizioni”.

Aldo Torchiaro: “Giulia Bongiorno, Carlo Nordio, sono nomi che risultano graditi alla magistratura?”

Luca Palamara: “Sono nomi che hanno storie professionali diverse, Nordio viene dal mondo della magistratura, la Bongiorno dal mondo dell’avvocatura. Ognuno ha i suoi percorsi professionali. Nordio è un magistrato garantista, io penso che il garantismo sia ovviamene un approccio importante come tratto distintivo per un’azione politica ma poi occorrerà capire come verranno tradotte quelle che sono state le indicazioni da parte di una parte consistente dei cittadini italiani sul tema della giustizia”

Aldo Torchiaro: “Rispetto a quanto scritto nei suoi libri, oggi il sistema è diverso o rimane tutto uguale alla vigilia di questo nuovo governo?”

Luca Palamara: “Fino ad oggi rimane tutto uguale, c’è un elemento in più però che chi governerà saprà quali sono stati i risultati interni alla magistratura nelle recenti elezioni del Csm e il prossimo ministro sarà una bussola importante come orientamento per quelle che saranno le politiche riformatrici anche in rapporto con l’Anm e il prossimo Csm in attesa di capire chi saranno i componenti laici del prossimo Consiglio superiore della magistratura che penso sarà il primo banco di prova dopo la nomina dei presidenti di Camera e Senato da parte del neonato Parlamento”

Aldo Torchiaro: “Se la sente di distribuire qualche consiglio non richiesto al nuovo governo e al nuovo ministro della Giustizia?”

Luca Palamara: “Occorre prima di tutto uscire da un approccio ipocrita della giustizia su temi come quello delle correnti all’interno della magistratura che verrà messo alla prova del nuovo Csm. Oggi c’è un importante fondo editoriale del procuratore generale della Corte d’Appello di Napoli che dice che ci lasciamo alle spalle uno dei peggiori Csm della storia. C’è la necessità che finisca un clima di vendetta che ha caratterizzato il mondo della magistratura, che si metta al primo posto l’interesse dei cittadini, che si trascenda dalle vicende personali e che finiscano tante problematiche che ancora oggi interessano l’opinione pubblica: i diritti inattesi, gli errori, i tempi, la mancanza di attenzione su alcune storie. Basta con l’idea che si facciano questi discorsi per andare contro la magistratura. Piuttosto si capisca che sono discorsi fatti non in ottica punitiva ma mettendo al centro del tavolo il lavoro del magistrato perché questo è ciò che vogliono i cittadini”.

Aldo Torchiaro: “Carlo Nordio aveva parlato qualche tempo fa della possibilità di un indulto o un’amnistia. Sarebbe il momento secondo te?”

Luca Palamara: “Sono temi divisivi, soprattutto in ottica di colore che pensano che in questo modo si realizzasse una sorta d’impunità nei confronti di chi ha commesso i crimini. Io invece credo che il processo debba essere il luogo nel quale i fatti vengono verificati e ricostruiti. Non costruendo prove contro questo o quel nemico, vittima di quel processo. E d’altra parte si parla di Amnistia e indulto ma in realtà recentemente abbiamo assistito ad amnistie mascherate, pensiamo al limite draconiano dell’appello. C’è un problema giustizia che è molto serio nel nostro Paese un debito che tanto nel penale che nel civile devono sostenere i magistrati che in quest’ottica rischiano di diventare l’anello debole della catena”.

Aldo Torchiaro: “Il sorteggio per il Csm potrebbe essere la soluzione?”

Luca Palamara: “Potrebbe essere un banco di prova per capire se tutto quello che aveva fatto discutere i maniera ipocrita verrà portato avanti per una giustizia più moderna. Quando si parla di Costituzione sono passati 74 anni e si dice che la Costituzione non si può toccare. Io credo che dopo 74 anni anche in tema di giustizia serva un po’ di coraggio in più e affrontare le cose in modo diverso, anche a partire dal metodo di direzione dei magistrati che sicuramente ha fatto discutere”.

Aldo Torchiaro: “Come si colloca in questo senso ‘Oltre il sistema’?”

Luca Palamara: “‘Oltre il sistema’ è un’associazione che vuole portare avanti questi temi di discussione che vorrà continuare a svolgere un ruolo di protagonista sui temi della giustizia, che grande interesse hanno suscitato in larga parte della società italiana”.

Aldo Torchiaro: “E nelle attività in agenda anche un terzo titolo?”

Luca Palamara: “Credo che ci sarà, resta da capire come e quando”

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