Giustizia, Santoro: “Sono convinto che il prossimo ministro sarà Francesco Paolo Sisto”
Torchiaro: “A Palazzo Madama è stato eletto Ignazio La Russa, è iniziata la caccia ai franchi tiratori, a coloro che hanno votato La Russa pur non facendo parte della maggioranza. Oggi siamo qui con Sergio Santoro, avvocato, giurista, è stato presidente aggiunto del Consiglio di Stato, qui per parlare delle aspettative verso il mondo della giustizia, le aspettative dei garantisti verso il prossimo ministro della Giustizia”.
Santoro: “C’è una continuità tra La Russa e Casellati, entrambi sono ottimi avvocati. Io ho nella carriera 45 anni di consiglio di stato, ho avuto la possibilità di lavorare fin da giovane in magistratura. C’è un legame profondo tra economia e giustizia civile. La lentezza dei processi e l’impossibilità di soddisfare le proprie pretese allontana investitori stranieri , creando un grave vulnus per l’Italia. Il Pnrr ha generato un’esigenza di riformare la Giustizia Civile. Al momento quali sono i punti strategici di questa riforma? Innanzitutto deflazionare la giustizia, alleggerire il carico, rendere più snella la giustizia. Con quali strumenti? La mediazione, utilissima perché è un contatto anticipato tra i due litiganti, ma non è mai decollata perché il mediatore è neutrale e non riesce a far conciliare interessi contrapposti. Si è quindi trasformata in una forma di appesantimento. La mediazione come viene ripresa? Dal giudice, il giudice diviene mediatore venendo a conoscenza dei fatti fin da subito”.
Torchiaro: “La formazione del nuovo esecutivo, con Giorgia Meloni, circolano dei nomi sul nuovo ministro della Giustizia…”
Santoro: “Uno dei candidati possibili è Francesco Paolo Sisto, che ha una grandissima esperienza di Parlamento, è sottosegretario uscente al ministero della giustizia e sperando che i rumors siano fondati sarebbe un ministro che ha molta conoscenza dei reali problemi della giustizia, civile e penale. Da avvocato ho condiviso con lui delle controversie importanti”.
Torchiaro: “Quali sono le priorità per la giustizia? La riforma del processo civile, penale, la digitalizzazione dei procedimenti…”
Santoro: “La giustizia amministrativa è maestra di digitalizzazione, l’abbiamo potuta sperimentare dal 2016. Quali sono i difetti? Che dovrebbe essere accompagnata da una formazione di analogo spessore, perché se i giudici – soprattutto più anziani – non sono in grado di utilizzarla allora si crea un grande rallentamento”.
Torchiaro: “Sappiamo che Santoro ha una grande esperienza anche nell’ambito della tecmnplogia e infomratica, ma non tutti sono così e i nostri tribunali affondano nelle carte”.
Santoro: “Sì, il Consiglio di Stato ha ancora le carte, anche se sta digitalizzando tutte le pronunce addirittura dagli anni 60”.
Torchiaro: “Tornando a parlare di nomine, ci sarebbe la possibilità di avere Giulia Bongiorno in quota Lega al Ministero degli Interni, così Salvini otterrebbe per sé un ministero importante tramite la sua fedelissima, lui stesso sarebbe al MISE, Giorgetti rimarrebbe in carica parlando al Mef, questi sono ancora rumors ma potrebbero verificarsi, agli esteri Antonio Tajani, istruzione Bernini o Ronzulli, insomma la lista è lunga…sono rumors vedremo se saranno confermati”.