Termovalorizzatore, Testa (presidente AssoAmbiente): “Ad Acerra tutti ringraziano”
Ospite della rubrica Sotto Torchio condotta da Aldo Torchiaro, Chicco Testa presidente di Assoambiente, l’associazione che a livello nazionale ed europeo rappresenta le imprese, in particolar modo private, gestrici di servizi ambientali e facenti parte dell’economia circolare.
Al centro dell’intervista il tema dell’indipendenza energetica: “Questo dibattito moderno mi ricorda molto un altro degli anni Settanta – racconta Testa – quando a causa della crisi petrolifera, per un duplice aumento dei prezzi del petrolio dalla neoformata Opec dei paesi arabi, ci rendevamo conto quanto dipendevamo dai combustibili fossili e dalle importazioni dall’estero. Si sviluppò quindi un grande dibattito su come ridurre questa dipendenza e come ridurre il rischio geopolitico e strategico derivante. Il dibattito è andato avanti fino agli Novanta e poi ce ne siamo dimenticati, anche a causa dei sistemi di rifornimento del gas ed il costo basso dello stesso che hanno determinato un’invasione del gas in Europa”.
Sulla partnership commerciale con la Russia a partire dagli anni Novanta “Col senno del poi son bravi tutti. Ci sembrava una partnership solida. La Russia era stata portata nel G8, poi nel G20, poi ancora nell’Organizzazione mondiale del Commercio. La Russia guadagnava dalla vendita di gas all’Europa e l’Europa guadagnava dall’approvvigionamento di gas dalla Russia. Onestamente, dopo il 2014 qualche avvisaglia c’era”.
Testa prosegue poi sulla catena degli approvvigionamenti praticamente ininterrotta dall’inizio del conflitto in Ucraina: “Il gas russo ha continuato ad arrivare in Europa fino ad oggi. Siamo impegnati nel ridurre questo approvvigionamento perché al gas corrispondono soldi che noi diamo alla Russia”. Se siamo allora in grado di rinunciare al gas russo: “Siamo in grado ma ci vuole del tempo. Sicuramente se oggi vi rinunciassimo entreremmo in una situazione di difficoltà. Stiamo riempendo le riserve, degli stoccaggi che avevamo esaurito nei mesi scorsi a causa del prezzo del gas che era schizzato. Il riempimento ci potrebbe consentire di affrontare una parte dell’inverno nel caso in cui venisse a mancare il gas russo”.
L’intervista vira sulla questione del termovalorizzatore a Roma: “Trovo singolare che adesso Conte ponga come condizione per il governo l’inceneritore. Ma di che stiamo parlando? Di una macchina che brucia i rifiuti e produce energia. Se non avessimo fatto il termocombustore di Acerra che oggi tutti ringraziano, Napoli sarebbe sommersa. Se non avessimo fatto il Tap che i grillini non volevano, non avremmo il gas azero. Allora caro Conte, cari grillini, non aspettate dopo a pentirvi. Cercate di pentirvi un momento prima e fare le cose che servono al Paese. Maledizione”.
Dunque, a proposito di tecnologia e ambiente, Testa sulla ricerca al nucleare di nuova generazione: “Rimane risorsa importante per l’umanità. Con le sole rinnovabili non ce la facciamo. L’Italia ha detto di no a due referendum ma ciò non impedisce di stare a guardare cosa succede nel mondo e se dovessimo avere, com’è possibile, salti tecnologici con centrali più sicure e meno costose, perché no”.