Sotto Torchio - 19 Maggio 2022

Referendum giustizia, D’Elia (Nessuno tocchi Caino): “Al voto per Pannella e Tortora”

Aldo Torchiaro: “Oggi siamo con Sergio D’Elia, segretario di Nessuno Tocchi Caino, l’associazione che più da vicino si occupa di detenuti, di giustizia. Ieri 18 maggio ricorreva l’anniversario della scomparsa di Enzo Tortora, figura emblematica per tutte le vittime della mala giustizia italiana. Non parliamo di storia ma di presente perché sono all’ordine del giorno. Quanti sono i casi?”.

Sergio D’Elia: “Le statistiche, che sono al ribasso, ci dicono che ci sono almeno tre casi al giorno di condannati che poi vengono riconosciuti innocenti. Girando le carceri ci siamo accorti che ci sono due miti: uno è Marco Pannella e l’altro monumento alla giustizia giusta, Enzo Tortora”.

Aldo Torchiaro: “Diritti civili e guerra. Mai in uno scenario come quello del conflitto questi diritti vengono meno, da una parte e dall’altra. Come il caso del soldato russo accusato di aver sparato alle spalle a civili, e per questo è a processo militare a Kiev. Un ragazzino”.

Sergio D’Elia: “Immagini che fanno pena. Che siano tribunali russi che processano ucraini o l’inverso, non c’è nessun annuncio di qualcosa che nel futuro guardi alla pacificazione. Non voglio tribunali di Norimberga. Dalle grandi crisi se ne esce con un processo di verità: sapere cosa è successo e poi la riconciliazione. Nel Sudafrica di Mandela, l’arcivescovo Tutu uscito da decenni di Apartheid, propose una commissione di verità e riconciliazione”.

Aldo Torchiaro: “Per riflettere sui temi dell’ingiusta detenzione, della mala giustizia e in prospettiva dei referendum del 12 giugno, ieri si è tenuta a Montecitorio una maratona oratoria sui temi che Il Riformista tratta ogni giorno. Il giorno del voto si conosce ma è scomparso dai mezzi d’informazione, perché è importantissimo andare a votare?”.

Sergio D’Elia: “La posta in gioco è enorme. Al di la dei singoli quesiti alcuni sono già riforme, penso alla Severino, penso alla riduzione del ricorso alla custodia cautelare. Parlo ai cittadini che si lamentano della giustizia, che si lamentano di essere vittime delle lungaggini giudiziarie, il modo migliore per ricordare Pannella e Tortora è quello di andare a votare. Il quorum è la vera sfida, deve succedere qualcosa, come scrive Torchiaro sul Riformista di martedì 17, ‘Giustizia: il Pd si spacca sui referendum’. Non dobbiamo provocare spaccature ma il dibattito, farlo diventare un fatto popolare così che la gente vada a votare”.

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