Ipotesi Report su ‘pista nera’ Capaci, Mollicone (Vigilanza): “Ha fatto bene procura di Caltanisetta a intervenire. Fantasy giudiziario”
Con l’onorevole Federico Mollicone (FdI) l’approfondimento di Sotto Torchio condotto da Aldo Torchiaro oggi si focalizza sulla Rai e sui lavori della Commissione di Vigilanza, della quale il deputato è membro.
Subito un giudizio sull’attività di governance della Rai da parte di Fuortes: “Un flop. Era stato acclamato come Fuortes mani di forbice. Era atteso come il decisionista, il grande manager. Invece di farlo presidente, dal momento che non ha esperienza del prodotto televisivo, lo hanno fatto direttamente amministratore delegato”.
Prosegue: “Chi lo conosce prima al teatro di Roma e poi all’auditorium sa che non è un bravo manager ma oltretutto ha creato tanti contenziosi. Doveva andare lì per sanare i bilanci ma così non è stato dallo sfondone iniziale sul taglio al fondo per il pluralismo oppure la nascita di nuovi format, come quelli di Damilano o Dilemmi – di Carofiglio –. Senza parlare del tema dele ospitate a pagamento”.
Mollicone laconico: “Non ha il senso reale della gestione di un piano industriale. È riuscito a vendere il gioiello Rai Way, con tanto di decreto fatto fare notte-tempo al ministro Giorgetti, senza piano industriale, senza che la Vigilanza e quindi il Parlamento lo approvassero. Ancora oggi non abbiamo un piano industriale. Quello che abbiamo oggi è stato deciso dalla precedente governance”.
Sui lavori della Vigilanza, sollecitata dal Copasir, a proposito delle influenze del partito russo sugli ospiti dei programmi, Mollicone racconta: “Un conto è il pluralismo. E noi su questo non vogliamo vincoli. In questa fase delicata della guerra bisogna però fare attenzione, affidandosi agli esperti. Se il Copasir interviene significa che c’è una segnalazione del controspionaggio italiano”.
“Lo dico – argomenta – come consulente della commissione Mitrokhin nonché fondatore dell’intergruppo ‘La verità oltre il segreto” che continua a chiedere la secretazione di molti documenti. Ho appreso come il Kgb, del quale Putin era un agente, facesse ‘disinformatia’. È bene ricordarlo che molti giornali della sinistra estrema erano totalmente finanziati da Mosca. All’epoca la disinformatia si faceva così”.
Sugli agenti di influenza spiega: “Erano opinionisti di stampa, o campi ristretti, che influenzavano l’opinione pubblica. Oggi come si fa l’agente d’influenza? Facendo l’opinionista tv o l’opinion leader sui social. Un conto è il pluralismo, un altro le misure attive che colpiscono scelte del Governo, votate dal Parlamento, molto sensibili, riguardanti la sovranità nazionale e la difesa europea”.
Mollicone espone poi sulla natura del conflitto: “Questa è la guerra dell’energia e dei metalli rari, come il litio del quale l’Ucraina è ricchissima. Questa è la guerra del terzo millennio che serve ad alimentare la filiera digitale e del fotovoltaico. L’energia è un’arma. Putin è stato abilissimo”. Non solo energia, anche grano: “Putin ci dice ‘lo lascio a voi ma lo tolgo alle due nazioni che hanno aderito alla Nato’”.
Se sia il caso di investire su rigassificatori e sulla ricerca per il nucleare. Mollicone, anche in quanto responsabile innovazione del partito: “Soltanto di qualche giorno fa, un mio ordine del giorno approvato dal governo dove chiedo di sbloccare le navi e le dogane bloccate ai porti. Ok le sanzioni ma non blocchiamo alle frontiere i carichi già acquistati per un’ottusa applicazione della norma. Già dalla fondazione di Fratelli d’Italia sosteniamo il mix energetico”.
Salvini a Mosca per la pace, il punto di vista del deputato: “Non entro nelle scelte di un leader di un partito più o meno alleato. Non ricopre un ruolo di governo. Speriamo dunque non ci sia un secondo caso Polonia. Chi lo ha mal consigliato ad andare in Polonia ha esposto poi tutta l’Italia, al di là delle sue buone intenzioni”.
Lega e FdI sono vasi comunicanti, o quasi. Giù loro, c’è FdI che ci guadagna. Lo scorso venerdì Enrico Letta ha detto che se il centrosinistra non si unisce il governo andrà alla destra per molti anni. Mollicone: “C’è terrore a sinistra. C’è chi dice che si tratta della legislatura più lunga della storia repubblicana. C’è chi, dopo aver approvato il taglio dei parlamentari, vuole far arrivare la legislatura a maggio 2023 sperando che i sondaggi calino e Fratelli d’Italia non abbia questa forza come propulsore del centro-destra”.
“Il motore propulsore di FdI è Giorgia Meloni e tutta la comunità di dirigenti che hanno seguito questo percorso dal 2013 in un’avventura cuore e passione”. Meloni premier? “Per noi è un sogno. Già la più giovane vicepresidente donna, la prima presidente di un’organizzazione giovanile di destra, la prima presidente di un partito, oggi il primo partito italiano e terza forza europea”.
Report ritorna stasera in onda, trasmissione che aveva lanciato l’ipotesi della pista nera sulla strage di Capaci. Intanto la procura di Caltanisetta indaga su questa pista che depista. Mollicone: “Senza clamori, in Vigilanza abbiamo presentato un question time, sottolineando proprio che questa presunta pista nera è stata già decostruita anni fa. Ha fatto benissimo la procura di Caltanisetta a capire quali fossero le fonti e da dove esce fuori questo fantasy giudiziario. Un fantasy giudiziario analogo a quello che è stato costruito sulla strage di Bologna”.
Si conclude parlando di referendum: “In Vigilanza abbiamo presentato un question time proprio perché non si parlava del referendum. Tg Parlamento ha subito lanciato una serie di talk. Tenere una finestra in prima e seconda serata nei talk sul referendum non costa nulla. La riforma giustizia è urgente. La riforma Cartabia è un palliativo. Noi abbiamo dato come indicazione 3 si sulla riforma del Csm, sul merito e giudizio dei magistrati e separazione delle carriere. Sulla Severino e sulla custodia cautelare invitiamo alla cautela”.