Elezioni, Nobili (IV): “Meloni premier avrà il Terzo Polo all’opposizione. Saremo fermi ma con rispetto”
Per gli approfondimenti pre-elettorali a Sotto Torchio su Riformista Tv, Aldo Torchiaro intervista il parlamentare Luciano Nobili (IV), candidato al Senato in Lazio, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto con Italia Sul Serio (Azione – Italia Viva).
Sugli obiettivi del Terzo Polo, Nobili: “Accadrà che il 25 settembre faremo un grande risultato. I sondaggi ci hanno dato un percorso di assoluta crescita. Credo e percepisco che questa crescita stia continuando. Poer noi il 25 settembre è un traguardo. L’obiettivo è un risultato tale che ci permetta di mantenere Mario Draghi alla presidenza. Il nostro obiettivo è il 10 per cento per riportare Mario Draghi alla presidenza”. “Il 10 percento al Terzo Polo – prosegue Nobili a Riformista.Tv – in particolare al Senato potrebbe bloccare la vittoria annunciata della Meloni e consentire una maggioranza ampia che dia mandato a Mario Draghi di continuare il suo lavoro”.
Poi sul PD: “Il Partito Democratico non può battere nei collegi uninominali la destra. È utile invece che al Senato il Terzo Polo raggiunga un numero di senatori tali cosicché il centrodestra abbia una maggioranza risicata o addirittura non assoluta. In quel caso, la prima nostra mossa sarà andare al Quirinale proponendo che Draghi continui il suo compito. Giuseppe Conte premier non esiste, per fortuna. Enrico Letta premier non esiste, per fortuna. Il ministro degli Esteri volante in pizzeria, continuerà a volare ma grazie a Dio su altri cieli. Il 25 settembre accade che il premier lo fa o Giorgia Meloni o che Mario Draghi rimanga premier. Perché questo si concretizzi, l’unico voto possibile è quello per il Terzo Polo”.
La notizia dell’intelligence di fondi russi ai partiti entra in rotta di collisione con la campagna elettorale. Nobili: “Esiste un quadro geopolitico generale e un fatto domestico con tante meschinità italiane. Sono cresciuto in un mondo diviso in due blocchi. Avevo 12 anni quando è caduto il muro di Berlino. Oggi c’è un tentativo molto forte guidato dalla Russia e dalla Cina, con protagonista anche l’India, di costruire nuovamente un mondo diviso in due blocchi”. Prosegue: “Questi due blocchi oggi sono democrazie contro autocrazie. Questo è lo scontro geopolitico. A destra c’è troppa ambiguità, come del resto anche a sinistra. Fratoianni era contro l’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato, dall’altro lato troppo antieuropeismo, troppo sovranismo, troppe simpatie verso la Russia”. Conclude sull’argomento: “C’è una consuetudine, un’alleanza con un mondo che dobbiamo contrastare”.
Proprio a proposito di destra, Nobili commenta il profilo di Giorgia Meloni: “L’ho conosciuta in questi anni di Parlamento, è una leader nazionale molto forte, una donna in gamba, con una grande passione politica. Ha fatto tutto un percorso politico, anche se diceva cose sbagliate, come quando a 18anni diceva ‘Mussolini era una grande statista’. Se lei diventerà presidente del Consiglio – e noi faremo di tutto perché ciò non accada – avrà noi del Terzo Polo, Italia Viva, alla sua opposizione, opposizione ferma ma con rispetto. Sul piano internazionale avrà rispetto se farà scelte che lo meritano, se cioè manterrà la promessa di dare all’Italia una linea netta rispetto lo sconto di cui parlavo prima”.
Da chi il Terzo Polo prenderà i voti, Nobili: “Per provenienza e formazione molti degli esponenti del Terzo Polo vengono dall’esperienza del PD che abbiamo lasciato quando nel PD hanno scelto di diventare vassalli del populismo. Oggi sono confluite molte personalità della destra, come Gelmini e Carfagna. I sondaggisti dicono che prendiamo da entrambe le parti. La verità è che si sta asciugando il consenso a Forza Italia e sta scendendo il consenso della Lega. Questo significa che si stanno trasferendo su di noi i voti moderati del Centrodestra, di coloro che hanno votato per un’economia di mercato più liberale e non si riconoscono più con chi simpatizza per Putin e fa cadere Draghi. La nostra scommessa sarà vinta se sapremo prendere anche tanti voti di elettori della destra moderata”.
Si conclude sul futuro del mondo riformista: “C’è un clima crescente di fronte a questa Italia riformista. Il 25 settembre è una scommessa ma anche un punto di partenza, perché noi la scommessa la vinciamo non tanto con un buon risultato alle elezioni ma se noi facciamo fruttare questo buon risultato. Questa forza politica potrebbe diventare quella di maggioranza e in un futuro chiedere a Draghi anche di guidare il Paese con una leadership tutta nostra”.