Osservatorio Sanità - 27 Luglio 2022

Vaiolo delle scimmie, Ciccozzi (Campus Bio-Medico): “Attenzione all’igiene ma niente allarmismi”

“È notizia che l’Organizzazione mondiale della Sanità ha decretato emergenza globale il vaiolo delle scimmie, una malattia che già noi conosciamo dal 1958 quando alcune scimmie erano state importate da Singapore in Danimarca per scopi sperimentali in laboratorio”. Così l’epidemiologo Massimo Ciccozzi del Campus Bio-Medico di Roma a Riformista Tv per la rubrica di approfondimento Osservatorio Sanità.

Sul primo caso umano, l’epidemiologo: “Lo abbiamo nel 1970 con un bambino nella regione equatoriale del Congo”. Prosegue poi sulla situazione odierna: “Oggi ci sono 9600 persone contagiate nei paesi dell’Unione Europea, 16mila in tutto il mondo e 5 decessi. Quindi, con un tasso di letalità dello 0,003 percento. Abbastanza basso. Si tratta di una malattia con un periodo di incubazione di circa 1-2 settimane, poi iniziano i sintomi che sono mal di testa, astemia, febbricola e mialgie varia”.

“Ciò che lo contraddistingue molto è la comparsa di rash cutanei, vescicole purulente che chiaramente possono infettare le altre persone. La malattia è autolimitante di per sé, guarisce da sola con particolari cure. Magari con degli antivirali. Può prevedere ricovero per il fatto di essere infettante con le vescicole che si rompono facendo uscire il materiale liquido”.

Sulle modalità di trasmissione: “A distanza molto ravvicinata attraverso le goccioline di Flugge per un periodo di tempo lungo e maggiormente con contatti sessuali tramite fluidi biologici, quindi contatti pelle a pelle. Ecco perché vanno usati i profilattici in maniera preventiva”.

“Le comuni regole igieniche vanno salvaguardate – spiega l’epidemiologo – e assolutamente adottate proprio per evitare ulteriori contagi”. Poi su uno scritto a sua firma: “In un recente commentary ‘Tanto rumore per nulla’ spiego proprio sul tasso di letalità che è estremamente basso e si tratta di una malattia autolimitante. C’è un vaccino che serve per il vaiolo umano ma sembra che possa anche funzionare per il vaiolo delle scimmie. Verrebbe consigliato soltanto per alcuni gruppi a rischio”.

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