Osservatorio Sanità - 17 Agosto 2022

Elezioni, Bassetti: “I dottori smettano di improvvisarsi politici”

Sento moltissimo parlare di campagna elettorale perché giustamente tra un mese ci saranno le elezioni, però tra un mese si rischia di avere un nuovo rialzo dei contagi che sarà fisiologico con il ritorno a scuola. Un rialzo dei contagi che non dovrebbe dare grossi problemi, però dobbiamo pensare che perché il virus non torni a farci male bisogna concentrarsi sulla campagna vaccinale. Quindi tanta campagna elettorale dovrebbe avere dall’altra parte anche tanta campagna vaccinale di cui non sento minimamente parlare.

Chi la deve fare la dose di richiamo? Come la andiamo a fare? Come spieghiamo alle persone che devono andare a farla? La facciamo con i vaccini aggiornati, la continuiamo a fare con questi vaccini, che non mi pare abbiamo portato a grandi risultati?

Si parla molto in questi giorni di dove debba stare la medicina, la scienza, io credo che debbano stare dalla parte della medicina e della scienza. Noi ci occupiamo di una materia che non è democratica quindi se a noi serve una cosa che è contro una certa parte politica non dobbiamo avere paura di dirlo e io personalmente non ho mai avuto paura di tirare le orecchie sia che fosse a sinistra sia che fosse a destra, perché ovviamente la politica fa il suo mestiere e la medicina e la scienza uno completamente diverso.

Essere tecnici vuol dire anche dire qualcosa che può essere non gradita a una parte ma il nostro compito non è quello di piacere a una parte o all’altra ma quello di piacere alla medicina, alla scienza, agli obiettivi che si danno. Quindi credo fortemente importante anche la lotta alle fake news, credo che nei prossimi anni il Ministero della Salute dovrà arginare quello che è l’onda di Google, dei social, che ormai sostituiscono i medici. La gente ormai si abbevera quasi unicamente da queste fonti che portano spesso delle fake news.

Ma dovremo anche dare delle risposte su dove vogliamo andare, per esempio per quanto riguarda i medici noi sappiamo che oggi abbiamo un problema in Italia: pochi medici e tanta richiesta. Allora cosa vogliamo fare per esempio sul numero chiuso a medicina, vogliamo continuare così oppure si fa una riforma in cui si fanno entrare più persone al primo anno e poi magari si fa uno sbarramento dopo i primi due anni se non si sono sostenuti tutti gli esami.

Ci sono tante cose che i tecnici possono aiutare a fare meglio. I tecnici devono fare i tecnici e i politici devono fare i politici.

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