Ucraina, Liguori: “La Russia è Europa, russofobia malattia grave di cui si sta ammalando il mondo”
Il direttore editoriale di Riformista.Tv, Paolo Liguori, nella rubrica ‘Attenti a quei due’ ha parlato dei sentimenti anti-russi che si stanno scatenando a causa del conflitto in Ucraina: “Cacciari ha ragione, bisogna che noi su questo ragioniamo. La russofobia è una malattia grave di cui si sta ammalando il mondo. Si tratta dell’odio nei confronti dei russi, del popolo russo, della cultura russa allo stesso modo in cui si detesta Putin. Non è possibile perché Putin sta facendo una sporca guerra, però la Russia non è una nazione che è coinvolta in questa avventura. La Russia ha una tradizione e una storia che non possono essere cancellate e neppure disgiunte dalla storia e dalla cultura occidentale”.
“Oggi si sta creando questo dibattito su Dostoevskij, autore proibito perché russo. Ma Dostoevskij è un pilastro, un caposaldo della letteratura occidentale quindi mondiale. E come lui gli autori, i pittori, i musicisti russi. Stiamo parlando di una tradizione che nell’occidente ha avuto sempre un peso enorme. I russi sono stati importanti perfino nel secolo del lumi, dopo la Rivoluzione d’ottobre. Quelli che sono andati in Francia o che comunque sono venuti in Europa, sono stati fondamentali nel Novecento”, ha spiegato.
“Quindi in tutta questa vicenda i russi sono Europa. Noi diciamo ‘gli ucraini sono Europa’ perché sappiamo che i russi lo sono e non pensiamo di consegnarli all’oriente. I russi sono stati sempre attaccati dall’oriente, sono stati sempre al centro delle questioni culturali ed europee. Perfino i capi della Rivoluzione sovietica, l’hanno programmata a Parigi. La Russia è Europa. Dare addosso alla Russia e ai suoi personaggi di spicco è una cosa che immiserisce l’Europa di oggi. Altro che la grande Europa. Facciamo l’Unione europea con tutti, che ci siano gli ucraini, i moldavi, i georgiani e anche i russi. Ma non dimentichiamoci che l’Europa viene da una cultura che ha molto a che vedere con il popolo russo”, ha concluso Liguori.