Ucraina, Liguori: “Europa cinica e stupida ad assistere senza intervenire con più forza”

Paolo Liguori, direttore editoriale del RiformistaTv, nella rubrica ‘Attenti a quei Due’ ha espresso la sua opinione in merito alla posizione dell’Europa nel contesto del conflitto tra Russia e Ucraina: “Mi dispiace di vedere una Europa così cinica e stupida quasi abbrutita da questo evento della guerra in Ucraina. Nel giro di 24 ore abbiamo assistito a due cose che mi hanno lasciato a bocca aperta. Zelensky ha fatto un discorso roboante, bellissimo, molto anglosassone. Ma subito dopo ha detto che si potrebbe trattare subito su Donbass e Crimea.

Dall’altra parte a Mosca Putin ha fatto sapere che si può trattare e ha fatto aprire i corridoi umanitari. Ma perché solo adesso e perché solo trattare e non fermare i combattimenti? Sta morendo gente, tutta quella gente che è morta a chi la dobbiamo addebitare? Non è una bella figura quella che fa l’Europa, anche perché le trattative si sono avviate con Erdogan, con Bennet che è israeliano e con il papa. Tre religioni diverse dalla religione che dovrebbe accumunare i cristiani ortodossi, i russi e quelli ucraini.
E poi queste notizie che arrivano dall’Ucraina che ferma gli uomini adulti e li costringe a combattere. Ieri leggevamo la notizia di un uomo affetto da sindrome down e un soldato gli ha detto tu non esci perché sei uomo adulto e resti a combattere. Insomma questa Europa cosa sta facendo? Nulla. Adesso dicono che dobbiamo dotarci noi un armamento nucleare per difenderci e non dipendere dagli Stati Uniti. Si, forse è ora. Ma cosa abbiamo fatto in questi mesi? Questa guerra era più che annunciata se non si fosse trovata una soluzione. Adesso ci sono i morti. A me non fanno paura i morti ma sono impressionato dalle facce di dolore dei vivi. Questo si potrebbe risparmiare e accorciare ma l’Europa non ha fatto nulla. Noi diciamo che bisognava trattare, adesso lo dicono i contendenti principali e in ritardo. Mi sembra che l’Europa sia cinica e stupida ad assistere a tutto questo senza intervenire in qualche modo con più forza.”