Prado: “Il futuro del giornalismo cattolico”

Ecco su Riformista Tv l’appuntamento quotidiano con l’avvocato Iuri Maria Prado. “Se oggi volete ragionare di futuro del giornalismo dovete comprare il quotidiano Avvenire”. Introduce.

“Trovate questo articolo con il titolo ‘Informazione malata, la cura dei giornalisti cattolici: è ora di pensare il futuro. Un tavolo per riflettere insieme su come costruire una fiducia logorata”. Poi prosegue con la lettura dell’articolo. “Occorre uno stile nuovo, già incarnato da realtà editoriali del mondo cattolico, che sono da tempo riferimento nel mondo editoriale in cui ci troviamo. Ma non basta. E allora, quale giornalismo comunitario, in quale contesto?”.

Dalle pagine di Avvenire sul tavolo dei lavori “Apriranno due amici dal cui confronto è venuta l’idea, Marco Tarquinio direttore di Avvenire e Vincenzo Morgante direttore di Tv2000”. Poi sui colleghi che hanno accolto la scommessa: “Da Giuseppe Riggio consulente UCSI – Unione cattolica Stampa italiana – e direttore di aggiornamenti sociali a Stefano Stimamiglio consulente UCSI Lombardia e direttore di Famiglia Cristiana. Poi Alessandro Gisotti Vatican News. Antonio Spadaro Civiltà cattolica, Vania De Luca con Andrea Rustichelli Tg3, Ignazio Ingrao Tg1 e Luigi Accattoli, già al Corriere della Sera. Presenti anche il Vescovo di Rieti Domenico Pompili presidente della Commissione episcopale per la Cultura e le Comunicazioni Sociali, il direttore ucraino Yuri Blaseyevski, il presidnete FISC – Federazione italiana Settimanali cattolici – Mario Ungaro, Fabio Bolsetta, Stefano Di Battista e tanti altri”.

Conclude: “Uno potrebbe dire ‘chi se ne frega’. Nulla. Ma una piccola curiosità: li avete contati? Sono 15 a parlare di futuro del giornalismo. Una donna. Una su 15. E neanche basta perché dice ‘Vania De Luca con Andrea Rustichelli’. Stai a vedere che se andava da sola faceva danni”