Fatela Finita - 13 Maggio 2022

Omicidio Willy, il pm chiede l’ergastolo per i fratelli Bianchi. Sansonetti: “Sono sempre contrario a prescindere dal reato”

Hoara Borselli e il direttore de Il Riformista, Piero Sansonetti, nella rubrica “Fatela finita” discutono sulla richiesta di ergastolo per i due fratelli Bianchi, responsabili della morte del giovane Willy Monteiro Duarte.

Hoara Borselli: “Sicuramente ricorderete tutti l’atroce omicidio che si è consumato due anni fa a Colleferro, vittima Willy Monteiro Duarte, letteralmente massacrato dai due fratelli Bianchi. Ieri il processo con la richiesta del pm di 24 anni per chi è stato in concorso in omicidio mentre per i due fratelli l’ergastolo. Credo sia una richiesta giusta rispetto alle atrocità di quello che è avvenuto, sicuramente non renderà alla famiglia la vita di questo ragazzo però forse un briciolo di giustizia”.

Piero Sansonetti: “Rispetto a qualunque richiesta dei pm io sono sempre contratio all’ergastolo, penso che nessuna pena dovrebbe essere definitiva e quindi che l’ergastolo non sia una pena costituzionale e moderna. Una pena deve avere un inizio e una fine e deve avere la possibilità di riabilitare perché quei due ragazzi che hanno massacrato in quel modo orrendo Willy sono due persone umane. Poi io sono convinto che la punizione non è la soluzione ai problemi sociali e che nessuno allevia il suo dolore con la punizione di un altro”.

Hoara Borselli: “Io ritengo invece che l’ergastolo voglia dire il massimo della pena che si debba dare a delle persone che in maniera così atroce tolgono la vita ad un ragazzo. La disumanità io la vedo in quello che hanno fatto, non nella pena che gli viene data”.

Piero Sansonetti: “La disumanità in quello che hanno fatto riguarda loro, la disumanità nella pena che gli viene data riguarda noi in quanto Stato. Ci vogliamo comportare nello stesso modo? Con la stessa disumanità? Prendere due persone umane e tenerle per tutta la vita chiuse dentro una cella, torturate”.

Hoara Borselli: “Tu non puoi parlare di tortura, non puoi dire poverini sono torturati. Questi hanno ammazzato brutalmente un ragazzino. L’ergastolo serve a dare un briciolo di giustizia ad una famiglia che per la vita non avrà innanzi tutto più un figlio. Da madre, pensare che due balordi per 50 secondi massacrano mio figlio e io devo pensare all’umanità che lo Stato deve avere nei loro confronti perché poverini non possono stare in cella per tutta la vita? Ma non scherziamo”.

Piero Sansonetti: “Non c’è bisogno di dire poverini, la questione è che la giustizia non può innanzitutto soddisfare le richieste di giustizia della vittima, la vittima deve essere risarcita nel modo giusto dallo Stato. Una giustizia moderna deve essere una giustizia che serve a garantire la sicurezza e la rieducazione. non c’entra con il risarcimento della vittima altrimenti diventa un mondo tribale”.

Hoara Borselli: “Ma queste persone vengono rieducate vivendo una vita sollevati da un tesuto sociale. Perché persone del genere non meritano di essere reinserite nel tessuto sociale”.

Piero Sansonetti: “Per molti versi l’ergastolo è molto più feroce della pena di morte e l’idea che lo Stato voglia chiudere una persona per tutta la vita in una cella, senza nessuna speranza di pentimento, di riprendersi una vita, è un obbrobrio”.

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