Fatela Finita - 2 Giugno 2022

Bonus Gualtieri ai rom, Sansonetti: “La polemica contro il sussidio non diventi un attacco contro una popolazione”

Per la rubrica Fatela Finita su Riformista Tv Hoara Borselli e il direttore de Il Riformista Piero Sansonetti si parla della questione campi rom a Roma.

Spiega Borselli: “Questo problema ha provato a risolverlo la Raggi con la giunta 5 Stelle. E ora ci sta provando Gualtieri, il quale ritiene che il problema si possa risolvere con i bonus. È necessario che siano sgomberati”. Il piano di Gualtieri, Borselli: “Diamo 10mila euro affinché si possano trovare un alloggio, cosicché i campi verranno sgomberati”.
“Ritengo sia una proposta assurda – Sigla Borselli – La risposta me l’hanno data gli stessi rom, che intervistati hanno risposto di non volere questi soldi in questa modalità ‘Ci devono essere dati a noi questi soldi in mano. E poi ci troveremo un alloggio’. Gualtieri ha infatti detto che il comune pagherà quei proprietari di casa che daranno un alloggio”.
“La proposta – prosegue – è assurda. Manca di rispetto a tutti quelli che sono in lista da anni per la casa popolare. Una proposta che i rom non accettano perché vogliono i soldi in mano”. Dunque la domanda: “Seppure avessero questi soldi, li userebbero per trovare una sistemazione?”

Risponde il direttore Sansonetti: “Non è irragionevole fare delle politiche che aiutino questa parte della popolazione, in parte italiana e in parte straniera. I rom sono in parte cittadini italiani. Sono una delle popolazioni più tartassate in Europa da sempre”. Sulla questione principale: “Bisogna trovare una casa a questa popolazione per toglierla dalla strada, aiutandola nella sua integrazione”. Prosegue Sansoneti: “Due. Sento sempre parlar male dei rom. Se ne parla male da molti secoli. Su di loro sono state dette cose atroci, infami, quasi sempre false. Ricordo ‘Attento che rubano i bambini’. Una cosa tremenda a loro è successa. Noi europei li abbiamo sterminati, neanche tanto tempo fa. Era la generazione precedente alla mia. Quella dei miei genitori li ha messi in campi di concentramento, sterminandone 600mila insieme agli ebrei. Questa è una terribile colpa che ricade non solo sui tedeschi ma su tutti noi europei”.

Borselli è d’accordo sul discorso integrazione: “Non c’è mai stata una politica in grado di integrare”. Ma afferma: “Ritengo tuttavia che questa politica di assistenzialismo con queste mance sia soltanto un palliativo che poi non risolve il problema”.

Pone un altro esempio iconico sul tavolo: “Lo vediamo con il reddito che non risolve il problema del lavoro. Vogliamo dare 10mila euro loro per trovarsi una casa, pensando di risolvere un problema di integrazione. Tuttavia, credo che l’integrazione sia un problema più profondo. Si deve agire in maniera più profonda. Pensiamo sempre di liquidare tutto con una mancia”.

Controbatte Sansonetti: “Non so se la misura che ha immaginato Gualtieri possa essere efficace. Dico soltanto di fare attenzione a bullizzare e ghettizzare i rom. È una cosa brutta. Davvero dobbiamo qualcosa a questa popolazione non violenta, che non ha mai aggredito nessuno. Perché nomadi? Dal 1200 li inseguono in tutta Europa. Li scacciano”.

Il pensiero corre alla giovinezza: “Al tempo di quando ero ragazzo c’era meno pregiudizio. Ricordo una canzone belga ‘La canzone dei rom’, in Italia canta da Ornella Vanoni che faceva ‘I cavalli son stanchi dell’umida sera’. Anche mio padre la cantava. Questa è una popolazione”.
Conclude: “Non so se gli si devono dare 800 euro al mese. Questa è una questione che riguarda politiche finanziarie, di bilancio e culturali, molto più complicata da affrontare”. Nei confronti di Borselli: “Magari avrai pure ragione che non ha senso in questa forma. Ma attenti a non fare su questo una polemica che diventa una polemica contro i rom”.

“Qui non si sta ghettizzando nessuno – Spiega Borselli – Si sta solo dicendo che quando senti proposte del genere è come se si dimenticasse delle persone che da anni attendono una casa, alle quali nessuno ha proposto in alternativa dei soldi. Sembra ci sia una maggiore tutela per gli stranieri piuttosto che per gli italiani. Questo è oggettivo”.

Il direttore Sansonetti: “C’è una vecchia tecnica di tutti i potenti. Prendere i poveri e metterli contro gli altri poveri. Possibilmente contro i più poveri. Io la trovo una tecnica abbastanza miserabile”.

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