Attenti a quei due - 26 Aprile 2022

Liguori: “La Resistenza fu guerra civile”

Dopo tanti anni un 25 aprile, festa della Liberazione, che ha rivisto un movimento. Per due anni non si era celebrata, prima era una festa stanca, ormai logora, perché è ormai lontano il tempo della Liberazione.

Ieri c’è stato un grande movimento e allora potremmo dirci contenti perché torniamo ad un punto fermo della vita del nostro paese. E invece no, non siamo contenti, perché il movimento c’è stato per l’Ucraina. Allora bisogna dare le armi all’Ucraina perché i partigiani combattevano con le armi o non bisogna darle?

La discussione è durata in maniera più o meno caotica tutto il giorno, poi le parole esaustive del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di fronte al quale io mi inchino perché è il mio Presidente. Però mi dispiace, non ha detto una cosa corretta. “Una mattina mi sono svegliato e ho trovato l’invasor”, sono le parole di ‘Bella ciao’, pronunciate da Mattarella. Si riferiva alla guerra partigiana? Sì, diceva che proprio per questo motivo l’invasore russo in Ucraina e l’invasore in Italia devono essere messi sullo stesso piano e sullo stesso piano la Resistenza.

Ma i tedeschi erano invasori in Italia? No, i tedeschi erano alleati dell’Italia, noi li avevamo voluti come alleati. Poi l’8 settembre, giorno in cui si fece l’armistizio, passammo dall’altra parte – naturalmente non lo dico per lei, Presidente, che lo sa benissimo ma per chi potrebbe essersi confuso – il re in fuga a Bari e noi, da un certo punto dell’Italia in su, nel nord, cominciammo a sostenere la Resistenza, la guerra partigiana con le armi. Ma contro chi? Contro altri italiani che combattevano a fianco della Repubblica di Salò. Quindi italiani da una parte e italiani dall’altra. Era guerra contro l’invasore o era guerra civile?

Perché subito dopo il 25 aprile ne abbiamo fatto una bandiera della Resistenza e del Fronte di Liberazione Nazionale? Perché ne avevamo bisogno per presentare una classe politica all’estero che fosse dignitosa, perché quella di prima aveva perso con Mussolini onore e dignità.

Sono tutte questioni politiche, non sono questioni militari, non sono questioni di eroismo contro l’invasore. Sono questioni di opportunità politica. Per fortuna l’Italia ha scelto la parte giusta, ha lasciato andare la parte sbagliata. Questo va raccontato ai ragazzi, questo va raccontato nelle scuole, non che quella guerra partigiana era uguale a questa resistenza ucraina. Per paradosso questa resistenza ucraina ha molte più ragioni perché si tratta veramente del russo invasore. Noi i tedeschi li avevamo scelti, li abbiamo traditi, li abbiamo abbandonati. Questa è la verità storica, il resto sono parole che si sono usate giustamente il 25 aprile per passare dalla parte giusta e farci dare il Piano Marshall. Oggi si usano a sproposito e bisogna stare attenti a non confondere le idee dei giovani perché altrimenti non si sa dove finiamo.

Di Paolo Liguori

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