Attenti a quei due - 12 Aprile 2022

Liguori: “Guerra fomenta odio che diventa retroattivo sulla Storia, che la Pasqua sia l’occasione di Pace come chiesto dal Papa”

Non è una questione di equidistanza tra aggrediti e aggressori. Questa guerra non deve continuare perché fomenta l’odio, un odio che sta entrando nelle vene dell’Europa e che non possiamo tollerare. Il Papa dice: “Alla via Crucis la Croce vorrei che la portassero due famiglie, una ucraina e una russa”, questo non significa che il Santo Padre pensa che l’Ucraina e la Russia siano la stessa cosa. Pensa però che quelle famiglie possano essere ugualmente sofferenti per questa guerra. L’ambasciata ucraina risponde: “Noi non faremo nessuna via Crucis con dei russi”.

Se ai tempi di Gesù Cristo i suoi seguaci avessero scannato i centurioni che l’hanno crocifisso, sarebbe stata una risposta plausibile come quella che viene data oggi. La verità è che c’è una fomentazione dell’odio insopportabile. Questo deve finire. Nemmeno lo spirito cristiano viene interpretato. La Pasqua ha sempre unito e la tregua per Pasqua è una richiesta fatta dal Papa, una richiesta che vorremmo fare nostra.

Alcuni teatri italiani come quelli di Vicenza e Ferrara, hanno comunicato che non potranno portare in scena il balletto del Lago dei Cigni perché le compagnie di ballo sono ucraine e hanno ricevuto l’indicazione dell’ambasciata di non ballare sulla musica di Čajkovskij perché russo. Stiamo parlando di uno dei più grandi musicisti di sempre che ha composto le sue opere in un’epoca in cui non esisteva l’Ucraina. Questo è un odio che diventa retroattivo e retrospettivo persino sulla storia, non possiamo continuare così.

Diventa una divisione troppo forte quella dei bambini di famiglie ucraine (2 su 3) che sono fuori dal loro Paese, fuori dalle loro case. Per quanto tempo devono starci? Così si divide il mondo e lo si fa sulle basi dell’odio che resteranno negli anni. Questo è un danno addirittura superiore a quello che vediamo per effetto delle bombe. Questo lo dobbiamo assolutamente combattere, forse non ce la faremo a convincere tutti che devono smetterla però dobbiamo provarci perché se una persona si dice cristiana e credente pensa che la Pasqua sia una Pasqua di Pace. Altrimenti coloro che sono andati a prendere il ramoscello d’ulivo cosa devono fare, bruciarlo perché c’è la guerra in Ucraina? Non è possibile per la Storia e per la Fede.

Abbonamenti

Abbonamenti de Il Riformista

Sfoglia, scarica e leggi l'edizione digitale del quotidiano(PDF) su PC, tablet o smartphone.

ABBONATI SUBITO