Elezioni 2022, Liguori: “Gli italiani hanno premiato i partiti che si sono opposti a Draghi”
I risultati delle elezioni sono ormai sotto gli occhi di tutti, è chiaro che ha vinto Giorgia Meloni però se si vuole fare un’analisi del voto è semplice, senza tutte le parole che vengono usate da tutti. Un’analisi semplice e chiara è questa: i partiti che hanno fatto opposizione a Draghi e cioè uno solo, FdI, e l’altro partito che ha fatto cadere il governo, il M5s, hanno vinto le elezioni. Chi si è opposto a Draghi ha vinto le elezioni.
Non è una tattica, è una realtà. Il popolo italiano ha premiato quelli che si sono opposti al governo Draghi e ha punito quelli che lo hanno sostenuto, il Pd ma anche la Lega. Tra Lega e FdI gli elettori hanno abbandonato chi era stato nel governo.
Gli italiani hanno cancellato con un voto tutta la questione di Draghi, di un Draghi bis. Se Calenda volesse fare un Draghi bis cancellerebbero anche lui e il fatto che ha sostenuto per tanto tempo l’agenda Draghi ha penalizzato anche lui che si aspettava più voti e l’ha portato su una deriva abbastanza noiosa. Perché dopo aver predicato per tanto tempo la necessità di un governo stabile rappresentato da Draghi ora che ha avuto un risultato deludente quasi sembra ammiccare alla speranza che questa nuova maggioranza non governi.
Così come Letta racconta il campo largo e quindi la sua intesa con Conte come se fosse stata una cosa possibile che poi è stata spezzata da Conte. Ma non è così perché Conte è uscito dall’intesa con Letta quando ha capito che lo stavano vampirizzando, che lo volevano stroncare e ha salvato il M5s.
In tutto questo conflitto tra Pd e M5s è rimasto sul campo di battaglia un povero ragazzo, Di Maio. Di Maio è come un giovane soldato mandato a morire nelle ultime ore della guerra. Qualcuno gli ha consigliato di fare la scissione per poi spezzare i Cinque stelle? Si è spezzato Di Maio. Quel qualcuno dovrebbe ammetterlo. Di Maio è stato battuto a Napoli, a Fuorigrotta, nel posto in cui aveva iniziato molti anni prima con le bibite allo stadio, da un suo amico, Costa, che era dei Cinque stelle ed era legato a lui.
Era un’analisi sbagliata quella dell’appoggio al governo perché non ha pagato. Se voi guardate chi vince e chi perde vedrete che c’è una costante: chi è stato contro il governo vince, chi è stato supino, accucciato, perde.
Così è andata, però continueranno a scrivere queste cose. E cosa fanno? Non scrivono loro, fanno scrivere dall’estero e fanno scrivere che la Meloni è la donna più di destra che è arrivata al governo dopo Mussolini. Ma la donna più di destra che è sotto gli occhi della Cnn, della Bbc e degli Stati Uniti è la premier della Gran Bretagna, Truss. Quella signora lì, conservatrice dei più conservatori inglesi, è molto di destra. I conservatori inglesi sono xenofobi, razzisti, la parte più estrema perfino antisemiti. Chi li conosce lo sa e li evita, chi fa finta di non saperlo continua a scrivere queste baggianate che servono all’Italia per essere citata da quelli che il giorno dopo lo schiaffo elettorale non hanno il coraggio di dire che la Meloni sia la donna più di destra, allora lo fanno dire da qualche amico inglese e c’è stato perfino un politico italiano che oggi ha detto ‘ma sapete che in Francia una ministra è preoccupata per l’Italia?’. Ma insomma si preoccupasse anche della Francia, perché Macron ha vinto le presidenziali contro la Le Penn ma non è riuscito a imporre una vittoria nel suo Parlamento.
Ognuno faccia bene il suo lavoro e cerchiamo di capire se l’Europa c’è o non c’è e cerchiamo di farla questa Europa. Ma per fare l’Europa purtroppo bisogna essere un po’ liberi rispetto a chi non la vuole. Ma chi è che non vuole l’Europa, la Meloni o gli Stati Uniti d’America? Questa è una domanda che mi sto facendo da qualche mese ed è un tema che andrà affrontato anche dal prossimo governo.