Attenti a quei due - 5 Luglio 2022

Dedicare strade a Pannella e Carrà a Napoli, Liguori: “Complimenti all’Arcigay, noi del Riformista sosteniamo questa campagna”

Il consiglio direttivo dell’Arcigay di Napoli ha proposto all’assessora alle Pari Opportunità del comune di intitolare una strada a Marco Pannella e una strada a Raffaella Carrà.

Di questi tempi con una guerra in corso, con le calamità naturali che stanno infliggendo a tutti i paesi dei disastri, uno potrebbe pensare che sono proposte secondarie e risibili. Noi non crediamo assolutamente a questo. Anzi, dobbiamo complimentarci con l’Arcigay.

Nel momento in cui nel mondo viene rimesso in discussione il diritto all’aborto e viene rimesso in discussione nel Paese che più degli altri si fregia della palma di grande difensore dei diritti civili suoi e degli altri, e nel momento in cui dice che vale la pena di fare anche una guerra per questi diritti rimettendo in discussione l’aborto, vale la pena intitolare una strada a Marco Pannella. Ricordare Marco Pannella è giusto in assoluto.

Una strada a Marco Pannella non è una sciocchezza. A Napoli la propongono perché Marco Pannella ha avuto un legame fortissimo. È stato consigliere comunale. È stato importante nelle battaglie civili di quella città anche ai tempi del processo Tortora, per esempio. Radio Radicale è stata fondata a partire da Napoli.
Una strada a Napoli a Marco Pannella è giusta, più che giusta. È strano che nessuno abbia avuto il coraggio di fare questa proposta tra tanti che si proclamano difensori dei diritti e partiti che si proclamano impegnati nel sociale.

Noi andiamo oltre: una strada a Marco Pannella dovrebbe stare ovunque. In questo momento in Italia intitolare strade a Marco Pannella è una cosa molto differente che dare la cittadinanza onoraria per esempio al pm Di Matteo. Sono due mondi e due culture completamente diverse.

Noi oggi abbiamo nostalgia di Marco Pannella. Penso che oggi ci manchi tantissimo una tale personalità. Le strade si intitolano a personalità che potrebbero dare l’esempio con la loro presenza anche ad altri. Magari ne venisse fuori anche un altro di Marco Pannella così coraggioso, così spregiudicato. Ricordiamo il divorzio. Ricordiamo l’aborto, proprio in questo momento. Ricordiamo tutti i diritti che ha sempre difeso.

In questo momento c’è un grande assenteismo dalle battaglie per i diritti. C’è una guerra in corso a poco da noi e noi siamo sostanzialmente inerti. Qui non si tratta solo di dire chi ha ragione, chi ha torto, da che parte stare. Penso abbia torto chi difende la guerra, chi vuole continuare la guerra. Ha ragione chi la vorrebbe sospendere. Ma questo lo penso io. Tuttavia, che ci sia questa inerzia anche nelle giovani generazioni italiane e in generale dei paesi dell’Europa, è una cosa che mi ha colpito profondamente.

Stiamo andando a picco con la nostra civiltà, con la nostra società. Stiamo andando a picco e nessuno ha il coraggio di dirlo. Pannella aveva questo coraggio: di parlare controcorrente, di parlare contro il pensiero dominante, di parlare contro la partitocrazia. Questa è stata la sua vita. Anche oggi sarebbe stata una voce diversa.

Di quel consiglio direttivo dell’Arcigay, siamo d’accordo anche per quanto riguarda la Carrà che ha rappresentato qualcosa di più importante di tanti nomi che sono sulle strade napoletane e valgono tanto di meno come esempio e come seguito popolare.

Facciamo i complimenti all’Arcigay. Come Tv del Riformista ci impegniamo a mantenere, incrementare e sviluppare questa campagna per una strada a Marco Pannella, a Napoli e in qualsiasi altro comune che la richieda.

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