Attenti a quei due - 7 Giugno 2022

Caso Copasir, Sansonetti: “Urso s’è messo intesta di fare McCarthy, fatto grave che in altri tempi avrebbe portato a crisi di governo”

Il caso Copasir è qualcosa di clamoroso. Il più importante giornale italiano, il Corriere della Sera, ha pubblicato qualcosa di molto simile a una lista di proscrizione. Giornalisti, opinionisti, persone che vanno in televisione, con tanto di foto segnaletiche per poterli riconoscere, indicati sostanzialmente come agenti di Mosca.
Ci sono due questioni. Una riguarda il Corriere della Sera e il modo di fare informazione, ma in Italia un’informazione libera non esiste più. L’altra questione riguarda il Copasir, il comitato parlamentare che deve vigilare sui Servizi segreti. Vigilare sui Servizi non significa vigilare sulla stampa, e in uno Stato libero e liberale basato sullo Stato di diritto, se c’è un organismo per di più così potente e in parte segreto che vigila sulla stampa, le cose non vanno bene. Ci sarebbe l’articolo 21 della Costituzione che garantisce la piena libertà di stampa e di informazione. E invece no. Ora sappiamo che c’è un organismo che limita questa libertà e decide chi sono gli agenti del nemico. Evidentemente non avrà la forza per espellerli ma comunque li segnala e dice: “Attenzione”.
Ci sono precedenti? Bisogna ritornare al tempo del fascismo. C’era l’Ovra che influenzava i giornali oppure nella Germania comunista c’era la Stati che spiava gli intellettuali. L’unico esempio che a me viene in mente in un regime di libertà è il maccartismo: un episodio che dura circa tre anni negli Stati Uniti d’America, ed è il momento più basso della sua democrazia. Negli anni ’50, subito dopo la fine della guerra, un senatore repubblicano piuttosto reazionario che si chiamava Joseph McCarthy un giorno lancia una denuncia clamorosa. Dice che nel dipartimento di Stato ci sono almeno duecento agenti di Mosca.
Così inizia la caccia ai comunisti fra attori, artisti, intellettuali. Viene addirittura istituito un tribunale speciale per la sicurezza dello Stato dove si processa chi viene considerato dissidente. In molti vengono perseguitati e fuggono all’estero. Per esempio viene sospettato persino Charlie Chaplin, viene sospettato Marlon Brando. È un momento durissimo che da un colpo alla cultura americana.
L’opinione pubblica è la prima a ribellarsi (questa è la grandezza dell’America), prima dei giornali, perché anche i giornali avevano paura del maccartismo. Poi finalmente i politici. Il maccartismo funziona soprattutto nell’epoca del presidente Truman, un democratico che fece ottime cose sul piano sociale, e viene stroncato subito dopo l’elezione del nuovo presidente che era Eisenhower, generale, ex capo dell’armata americana durante la seconda Guerra mondiale.
Io non vorrei che questo Urso, capo del Copasir, si fosse messo in testa di diventare McCarthy. Non è stata una grande avventura. Urso dai retta non lo è stata. Non credo convenga provare a seguire la sua linea. Poi ieri il Copasir ha smentito e ha detto: “Non siamo stati noi a dare la lista al Corriere della Sera” ma non ha smentito che una lista comunque è stata compilata, e il Corriere della Sera l’ha pubblicata.
Sono stupito che tutto ciò sia successo, e sono stupito della debolezza della denuncia di un fatto così grave che in altri tempi avrebbe portato ad una crisi di governo.

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