Attenti a quei due - 22 Agosto 2022

Attentato Darya Dugina, Liguori: “Il terrorismo nasce dall’Occidente fornitore di armi”

“È notizia di cronaca, una notizia terribile: è stata trovata l’attentatrice della figlia di Dugin in Russia, Natalia Vovk. Ora noi abbiamo saputo da fonti russe, grazie ai servizi segreti russi, che questa attentatrice era entrata dal 23 luglio a Mosca, e si era mossa dentro Mosca con una Mini Cooper insieme ad un’altra donna più giovane, che era stata presentata come sua figlia.

Avevano preso una casa vicino a quella di Dugin e poi hanno realizzato questo attentato con esplosivo che ha agito a distanza, sbagliando. Anche perché sulla macchina non c’era Dugin, ma la figlia. Sappiamo anche dai documenti che sono stati diffusi sempre dai servizi segreti russi che hanno svolto le indagini, che si trattava di un militare, di un ufficiale del battaglione Azov, quindi un ufficiale dei servizi ucraini. Molti di questi ufficiali si dice che siano stati addestrati dai servizi segreti inglesi, dall’ex SAS, cioè i servizi segreti militari degli inglesi. Di tutto questo noi sappiamo poco, vi diamo le notizie che ci sono. Sappiamo una cosa, però, in tutto il mondo sempre il terrorismo è nato in questo stesso modo.

Quando c’è una guerra, quando si riempie una delle due parti di armi, quando il potente Occidente fornitore di armi, parteggia e riempie di armi qualcuno – e questo soggetto non riesce a vincere la sua guerra – si crea una situazione di stallo e nasce il terrorismo. È successo in Afghanistan, è successo in Iraq. L’Isis nasce da una costola degli iracheni che tifavano per Saddam e si sono visti invasi non solo dagli occidentali, ma anche dagli sciiti legati all’Iran. Succede così in tutto il Medio Oriente da anni. È successo così in Cecenia, quando i partigiani ceceni si sono sentiti schiacciati, sono passati al terrorismo e l’hanno portato a Mosca.

In tutto il mondo le frustrazioni violente delle rivoluzioni fallite finiscono nel terrorismo. È successo così anche in Italia. Un movimento che chiedeva alla classe operaia di rovesciare il sistema e non lo poteva e non lo voleva fare. La classe operaia presto è passata alla lotta armata e sono nate le Brigate Rosse. Dunque il pericolo di parteggiare, fornendo armi ad una parte, è la certezza assoluta di innescare il terrorismo. Il terrorismo ceceno dopo anni esiste ancora, quello ucraino, ingrassato dalle armi dell’Occidente. Quanto durerà? Se l’Ucraina non troverà nessuna soluzione, nessuna trattativa. Questa domanda ha una risposta agghiacciante. E però è mio dovere un po’ riferire di una mia esperienza”. Così il direttore editoriale de Il Riformista tv Paolo Liguori.

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