Sindaco di Terracina arrestata per corruzione, Hoara Borselli: “E’ già partita la macchina del fango per gettare discredito verso una parte politica”
Parliamo di giustizia, di magistratura, di quanto le decisioni, le sentenze, ovvero la complicità della magistratura insieme ai giornalisti possano condizionare in qualche modo gli andamenti della politica.
Perché vi parlo di questo? Perché è uscita una notizia che ha guadagnato le prime pagine dei giornali contro la sindaca di Terracina, Roberta Tintari, arrestata per corruzione.
Ora noi non vogliamo entrare nel merito dell’inchiesta. Un’inchiesta, tra l’altro, aperta nel 2019 e arrivata all’arresto pochi giorni fa. Noi su questo non vogliamo entrare perché ovviamente non spetta a noi dire se sia colpevole o innocente, lasciamo la magistratura al suo lavoro.
Noi cerchiamo soltanto di analizzare i fatti. E come diceva Andreotti, insomma, a pensar male degli altri si fa peccato, ma molto spesso ci si indovina. Ora cade il governo, si paventano elezioni ed ecco puntuale che arrivano così come un macigno gli arresti. Ora uscirà la qualunque, ma su questo siamo abituati, è un vizietto reiterato e da sempre a condanna della destra, soprattutto.
Lo abbiamo visto, insomma, ci ricordiamo cosa è accaduto nel caso Morisi. Eravamo a una settimana dalle elezioni comunali, si votava in città importanti come Milano, Napoli, Bologna, Torino. E cosa succede per cercare di depotenziare la figura, ovviamente, di Matteo Salvini? Morisi indagato, droga, sesso, gay la qualunque. È stata una settimana da incubo, poi risolta con un nulla di fatto. Non colpevole, la droga non era sua. Qualunque fossero le sue pulsioni sessuali sono cose personali. Nessuno dovrebbe entrare dentro la logica di quelle che sono le scelte personali. Passate le elezioni il caso Morisi è stato archiviato. Ma perché aveva dato da pensare? Perché il fatto era accaduto a Ferragosto e casualmente, così come una bomba ad orologeria, è uscito una settimana prima delle amministrative. Sempre nella stessa settimana era troppo poco depotenziare Salvini bisognava dare un colpo anche alla Meloni.
Oggi si paventa l’idea di possibili elezioni e ricominciamo a far uscire condannati, arrestati, ricercati. Per cosa? Per cercare di buttare fango e cercare di creare un discredito verso una parte politica. E questo, purtroppo, è un vizietto reiterato che fa parte di quel sistema, come l’hanno definito Sallusti e Palamara, ancora molto, molto radicato.