Polemiche su Concita De Gregorio, Hoara Borselli: “Il solito elitarismo di sinistra. Ben vengano i giovani che hanno ancora voglia di imparare un mestiere”

In questo momento così caldo, per quanto riguarda la politica, insomma, siamo di fronte a quella che si paventa essere la caduta del governo – eventuali elezioni anticipate? – si sente dire di tutto. Ci si lascia insomma andare a delle affermazioni che poi, insomma, possono anche catturare l’attenzione. Come quella che ha rilasciato Concita De Gregorio, Concita De Gregorio, voi la conoscete tutti. Insomma, sicuramente non ha bisogno di presentazioni. La vediamo tutte le sere impegnata nel programma in onda su La7 insieme a Parenzo. Ieri ha fatto un’affermazione che poi ha ribattuto all’interno della sua rubrica, che si chiama ‘Invece Concita’ su Repubblica. L’affermazione è questa, dice Draghi aveva il tono di uno che, titolare di una cattedra ad Harvard, è stato incaricato di una supplenza all’alberghiero di Massa Lubrense. Ecco che viene fuori tutto quell’elitarismo della sinistra, l’essere radical chic, questo dissociarsi da quella che viene definita la massa, la plebe, persone di periferia. C’è Draghi, il banchiere, l’uomo per eccellenza, il numero uno osannato. Lo stiamo vedendo dalla sinistra. Proprio lodato, che è stato pregato in ginocchio affinché non lasciasse l’incarico perché senza di lui il Paese andrà a rotoli, non ci sarà nessuno in grado di poterci traghettare politicamente in questa situazione. Io dalla mia prima di entrare in merito di questa frase, dico che insomma non è mai un fallimento quando si può esercitare un diritto alla democrazia.

Quindi il fatto di poter andare a votare e forse magari dopo tanti anni, avere anche un governo nato per un suffragio popolare. Tant’è che si dice che la sovranità appartiene al popolo, ma sembra ormai purtroppo esserci disabituati a questo concetto. Ma torniamo a questo. Cosa dice la De Gregorio? Dice Draghi lui è il professore di Harvard, lui è l’eccellenza. Il numero uno, insomma, di fronte a questo numero uno gli altri sembrano dei ragazzetti, come quelli che studiano all’alberghiero. Insomma, poi l’alberghiero di Massa Lubrense. Ora viene da dire cosa ci sia di male e cosa abbiano fatto di male e cosa abbiano di meno gli studenti di un alberghiero rispetto al banchiere. Gli studenti dell’alberghiero stanno studiando per imparare una professione e meno male che lo fanno. Insomma, siamo un paese che elogia l’assistenzialismo, le persone che stanno a casa senza fare nulla. E noi, invece di dire a chi è impegnato a studiare per imparare a fare un mestiere, andiamo a dirgli ‘fai schifo’. Siamo cioè come una supplenza. E poi perché Massa Lubrense la provincia, cosa che non va bene a Concita De Gregorio, la Provincia. Perché allora dobbiamo dire Milano, dobbiamo dire Roma, dobbiamo dire le città blasonate Massa Lubrense, questa provincia di Napoli.

Se noi cominciamo a non ritornare, a non dare un peso alle province, questo Paese andrà completamente a rotoli. È ovvio che l’istituto, l’istituto alberghiero di Massa Lubrense, ha detto “Noi ci aspettiamo delle scuse, doverose”. Agiranno per vie legali e hanno ragione perché non si può pubblicamente andare a denigrare un istituto. Un istituto che tra l’altro, voglio dire, genera e dà delle competenze, una formazione. Noi andiamo a vessare dei ragazzi. Poi mi piacerebbe sapere se Concita De Gregorio, insomma quando va al ristorante o va in un albergo, andrà in vacanza quest’estate. Ecco le persone che serviranno al suo tavolo, che le serviranno la cena, la colazione e tutto il resto che la accoglieranno alla reception sono le persone che magari saranno uscite da questo istituto alberghiero di Massa Lubrense. Quindi quello che voglio dire è che questa casta radical chic che ovviamente noi, io personalmente sono di destra, come posso dire, ignorante per definizione. Ecco, io personalmente mi sento di prendere le parti di questi ragazzi e di dire che forse se tutti noi andassimo più ad esaltare chi studia per farsi delle competenze senza andare ad aggregarsi e salire sul carro di Mario Draghi, perché ovviamente fa più fighi. Beh, sicuramente qualcosa andrebbe meglio.