
Polemica Lucarelli-Ferragni, Hoara Borselli: “Privacy dei nostri figli dev’essere rispettata ma la libertà di scelta non può essere messa in discussione”
“Oggi voglio parlare di un argomento che riguarda tutti noi. Ormai si dice che la realtà virtuale stia superando quella che è la realtà reale e c’è un interrogativo, una domanda, è lecito o no postare i video dei nostri figli? Quindi i video di minori, mandarli in rete, darli in pasto al popolo del web, lasciandoli usufruire delle immagini che noi rendiamo pubbliche. Questo è un dibattito. Domande che ci poniamo in maniera ricorrente anche interpellando psicologi e pedagogisti. Però vorrei partire da una polemica che sta impazzando in rete. Una polemica che ha sollevato Selvaggia Lucarelli nei confronti di Chiara Ferragni.
Ora noi sappiamo che la cifra di Chiara Ferragni, oltre al fatto che sia un’imprenditrice, è proprio quella di rendere la sua vita h 24 alla mercé dei social, postando giornalmente qualunque cosa riguardi i suoi figli, dalla dalla gravidanza, al parto, dalla nascita alle prime poppate. A seguire allora Selvaggia Lucarelli, insomma, ha fatto un suo appunto, anche molto forte. La Ferragni ha postato un video ripreso dalla telecamera di sorveglianza all’interno della camera da letto del figlio, un loro momento molto intimo dove il figlio sembra abbia detto alla madre “sei il mio fiore, sei il fiore più bello”. Insomma, un momento di grande tenerezza e intimità tra i due.
Selvaggia Lucarelli ha detto, “Non è possibile pubblicarlo, insomma, si sta mancando di rispetto e soprattutto si stanno portando i nostri figli ad essere dei personaggi prima ancora di essere delle persone”. È giusto postare la loro vita, la loro immagine, senza che loro stessi siano in grado di poter dare il consenso? Ora, per quanto mi riguarda ritengo che i figli, i minori, non dovrebbero essere pubblicati. La loro vita privata dovrebbe essere difesa e protetta con le unghie e con i denti, anche perché non sappiamo poi dove queste immagini possano finire nelle mani di chi e soprattutto non sappiamo se un giorno da grandi, un domani potranno rinfacciarci o meno il fatto che noi genitori si sia o meno violata la loro privacy.
Però faccio anche un altro appunto riguardo alla Lucarelli, dico chi siamo noi da dover giudicare quelle che sono le scelte della vita personale di una persona? cioè dal momento che io personalmente decido di non voler postare le foto dei miei figli e la ritengo una cosa non consona, potrei mai salire in cattedra e puntare il dito? Chi invece ha fatto delle scelte diverse dalla mia? Quindi la privacy contro quello che è un diritto di libertà… beh io ritengo sempre che questa sia una linea estremamente sottile, che ognuno dovrebbe essere responsabile delle proprie azioni, senza avere qualcuno che possa giudicarlo come in questo caso”. Di Hoara Borselli.