Hoara s'è destra - 25 Luglio 2022

Palamara entra in politica: “Voglio un confronto pubblico sulla giustizia, c’è bisogno di una riforma shock”

Hoara Borselli intervista al Riformista Tv l’ex magistrato Luca Palamara.

Hoara Borselli: “Candidato Palamara si difenda, ha detto che entra in politica”.

Luca Palamara: “Cambiano i ruoli, una volta toccava a me accusare. Io mi candido perché voglio un confronto pubblico sul tema giustizia. E’ un tema che ormai ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica e io voglio impegnarmi affinché il tanto interesse che la gente in questi due anni mi ha dimostrato soprattutto con incontri pubblici nelle piazze possa diventare oggetto di un approccio diverso del tema della giustizia, non più ipocrita ma coraggioso, cioè il coraggio di riformare quello che tanto ha fatto discutere”.

Hoara Borselli: “Chi e perché hanno paura di Palamara che entra in politica?”

Luca Palamara: “Perché è un racconto che ha fatto rumore, è un racconto che ha squarciato un velo di ipocrisia nel mondo della magistratura perché è un racconto che chiamerà la politica a dover avere un approccio diverso anche nei confronti del mondo della magistratura. Questo è un racconto che viene dall’interno e io non consento più che il mio racconto venga storpiato”.

“Il racconto de ‘Il sistema’ e il racconto di ‘Lobby e logge’ è un racconto che riguarda il mondo della magistratura dall’interno. Ma la magistratura si è sempre confrontata con il mondo della politica e quando si è trattato di dover fare delle riforme che impattassero la magistratura si sono riproposti i soliti schemi: patteggiamenti, accordi, richieste di lascia passare, flirt con questo o con quel partito politico. Penso che invece sul tema della giustizia bisogna fare qualcosa in più. L’ho detto ma voglio ribadirlo in maniera molto più chiara, c’è bisogno di una riforma shock perché quello che è venuto fuori a partire dalla mia vicenda è un qualcosa che ha creato un disorientamento nell’opinione pubblica sui versanti che ultimamente non sono stati toccati: uso politico dei processi, autorizzazione a procedere, carcerazione preventiva. Ma soprattutto il rapporto tra magistratura e informazione”, spiega Palamara.

“Penso ci sia anche la preoccupazione di una parte della politica che torni qualcuno a dargli fastidio. Io ho fatto un programma in 10 punti sulla giustizia, il 23 luglio ho presentato la mia associazione “Oltre il sistema”, tante persone sono venute ed è qualcosa che mi fa pensare che su questo tema è meglio rivolgersi ai cittadini”, aggiunge.

E sul suo programma politico l’ex magistrato dice: “Io ho fatto 10 punti, il primo è sulla correntocrazia all’interno della magistratura, si metta il sorteggio temperato. Questa è la proposta politica. Hanno fatto discutere le nomine? Non vogliamo più l’influenza tra magistratura e politica? Benissimo, ridiscutiamo la presenza della componente laica nel Csm. Sulla carcerazione preventiva oggi noi abbiamo il 28,5 della popolazione carceraria che è detenuta a titolo di carcerazione preventiva. La custodia cautelare deve essere un’estrema ratio. Se noi la sostituiamo con l’idea che lì troviamo una prova, il processo lo facciamo saltare in aria”.

“Non c’è interesse a cambiare la giustizia perché l’idea che prevale è quella di non andare a disturbare dall’altra parte perché se disturbiamo poi ci ritroviamo addosso un’inchiesta, una presa di posizione politica dell’Associazione magistrati, il Csm che fa sistema con l’Anm e quindi blocca tutto. I grandi leader politici non vogliono finire sotto queste grinfie e questo modo di fare crea una paralisi del settore”, sottolinea Palamara.

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