
No Meloni Day, Borselli: “Gli studenti protestano per un governo eletto democraticamente e non per i diritti negati durante il covid”
“Gli studenti non si rassegnano. O meglio, non si rassegnano gli studenti di sinistra che non accettano che gli italiani abbiano democraticamente deciso di consegnare il Paese alla destra, affinché Giorgia Meloni possa guidarlo, tant’è che hanno pensato di scendere in piazza. E’ dal 26 settembre che vediamo i ragazzi protestare in piazza e ora, il 18 novembre, hanno organizzato quello che sarà chiamato il No Meloni Day con tanto di corteo, contro ogni fascismo, rivendicando uno scuola antifascista, anti razzista e che denunci e rifiuti ogni forma di odio e discriminazione.
Addirittura dicono che queste elezioni hanno visto vincere tutto il marcio di questo sistema. Oggi i giovani si riempiono di questa parola, “resistenza”, protestando contro un governo che in effetti non è in carica, li abbiamo visti in piazza mentre bruciavano la foto della Meloni, di Draghi, al grido di “bruciamone uno per bruciarne tutti”, Meloni ti cancelleremo dalla storia, insomma un odio nei confronti delle scelte degli italiani che io credo che in democrazia – questo è il nostro sistema – dovrebbero essere accettate. Ma la domanda è questa. Questi studenti che scendono in piazza, ai quali negli ultimi anni sono stati negati i principali diritti, quello allo studio, sono stai obbligati a tenere le mascherine a scuola mentre tutto il mondo era senza, quindi non hanno detto una sola parola e ero vanno a protestare in piazza per determinati diritti che forse mancheranno? Allora viene da chiedersi, ma questi davvero saranno i nostri dirigenti del futuro?”. Di Hoara Borselli