Hoara s'è destra - 16 Settembre 2022

Laura Pausini rifiuta Bella ciao, Borselli: “Non è più lecito dire di no? Basta ipocrisie, è una canzone politica”

È ancora lecito decidere di dire no e di non essere messi alla gogna? Evidentemente il caso della Pausini ci da già una risposta. Non è possibile scegliere liberamente di non cantare una canzone che immediatamente i moralisti sono subito pronti a puntare il dito rispetto ad una scelta che vorremmo rimanesse libera. La scelta, come detto dalla Pausini, di non cantare una canzone troppo politica.

Durante una trasmissione spagnola Laura Pausini si è rifiutata di cantare “Bella ciao”. È stato detto che Laura Pausini non ha cantato quella canzone perché fascista. È stata insultata da tutto il mondo di sinistra – che fino al momento prima la esaltava come la paladina dei diritti, la grande rappresentate di quel mondo.

Un’artista che decide sotto campagna elettorale di uscire da quella narrazione ormai comune di tutte quelle artiste che sono scese in campo per discreditare la destra – non soltanto donne perché ultimamente si è accodato Roberto Vecchioni. Lei si è voluta distinguere.

Molti hanno detto che non si tratta di una canzone politica. Ma come non lo è? È una canzone che si è intestata da sempre la sinistra e oggi addirittura ci vengono a dire che si tratta di un canto d’amore. Cerchiamo di sgomberare il campo dall’ipocrisia, “Bella ciao” è una canzone intestata alla sinistra e Laura Pausini ha scelto liberamente di non cantarla. Dalla mia un grande applauso a Laura.

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