Ucraina, Capuozzo: “Dopo ‘purga’ di Zelensky abbiamo capito che si tratta di una guerra civile”
All’inizio della guerra l’immagine di un figlio accanto al corpo della madre steso per strada vittima civile di un bombardamento. Bastava solo quell’immagine per dire basta. Poi le immagini si sono susseguite, tra le ultime quella della bambina down conosciuta perché la madre raccontava la sua vita online e quella di un padre a Kharkiv che stringe la mano del figlio tredicenne riverso sull’asfalto.
Tutte immagine che ci fanno dire ‘è troppo’. Ma come sta andando questa guerra al di la degli orrori da una parte e dall’altra perché va detto ci sono bambini vittime anche nelle repubbliche secessioniste, anche tra le città bombardate dall’artiglieria ucraina con le armi della Nato. Colpisce la purga di Zelensky tra gli uomini dei Servizi e ha denunciato che nei territori occupati ci sono almeno una 50ina di funzionari che sono passati al nemico.
Questo ci spinge a capire che in fondo di una guerra civile si tratta e che se riportiamo questa vicenda alla vecchia Bucha, giro di boa dei sentimenti di fronte a questo conflitto, possibile che non ci fosse nessun collaborazionista? Era infondato il sospetto che alcune delle vittime lasciate per strada fossero dei traditori? Il sospetto non era così infondato.