News - 16 Giugno 2022

Zelensky ringrazia i leader europei per la loro visita e sul caro energia Gentiloni: “Recessione non inevitabile”, le breaking News del Riformista Tv

Zelensky ringrazia Draghi, Scholz e Macron per la loro visita: “Qui ci sono quattro grandi Paesi Ue che sono al nostro fianco. E’ un risultato storico” e aggiunge che Kiev ha bisogno di “armi pesanti e moderne” ma anche dell’adesione all’Unione europea. Draghi risponde: “Vogliamo la pace ma l’Ucraina deve difendersi ed e’ l’Ucraina a dover scegliere la pace che vuole” e continua: “l’Europa deve avere lo stesso coraggio che ha avuto Zelensky”. Macron gli fa eco: “Francia e Germania non negozieranno mai con la Russia alle spalle dell’Ucraina”, che “fa parte dell’Europa”
“I fan europei di rane, salsicce di fegato e spaghetti” amano visitare Kiev “con zero utilita'”. Nuovo attacco su Twitter dell’ex presidente russo Medvedev, che insulta con metafore culinarie Macron, Scholz e Draghi. Secondo Medvedev questo “Non avvicinera’ l’Ucraina alla pace. Il tempo corre”
Per ora la Russia sta dando “avvertimenti” sulle forniture di gas “ad alcuni Stati membri” ha detto il commissario Ue all’Economia Gentiloni, dopo i tagli di Gazprom ad alcuni Paesi, tra cui l’Italia. Gentiloni sottolinea che “stiamo navigando in acque turbolente: la recessione non e’ inevitabile, ma dobbiamo concentrare le nostre politiche di bilancio su riforme, investimenti e su politiche prudenti”
L’aumento degli spread sui titoli di Stato e’ un segnale che desta preoccupazioni. “Si tratta di tensioni che non sembrano essere spiegate dall’andamento del quadro macroeconomico”, dice il governatore della Banca d’Italia Visco, per il quale i fondamentali economici dell’Italia non giustificano uno spread sopra i 200 punti, ma inferiore a 150
“Quando era leader Luigi Di Maio come organismo del M5s c’era solo il capo politico: che ci faccia lezioni lui oggi fa sorridere”. Lo ha detto il leader Movimento, Giuseppe Conte, a Roma, parlando con i giornalisti dopo le critiche del ministro degli esteri alla gestione del partito e al risultato elettorale (mai andati cosi’ male)
Il Senato approva in via definitiva la riforma dell’ordinamento giudiziario e del Csm, confermando il testo della Camera, con 173 si’, 37 no e 16 astensioni. Tra queste quelle dei senatori Iv e 5 della Lega, tra cui Roberto Calderoli, che si era impegnato in prima persona sui referendum. “Un provvedimento preceduto da un lungo lavoro e non semplice “, dice la ministra della Giustizia Marta Cartabia

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