
Strage in una scuola del Texas, il toccante discorso del coach Nba Steve Kerr dopo la morte di 19 bambini: “Basta, dobbiamo fare qualcosa”
Ex compagno di squadra di Michael Jordan e ora e allenatore dei californiani Golden State Warriors durante la conferenza stampa post allenamento si è rivolto duramente contro i membri del Senato americano che non approvano provvedimenti più restrittivi sull’acquisto di armi riguardo alla strage che ha sconvolto una scuola elementare di Uvalde, in Texas dove un diciottenne ha fatto irruzione e ha cominciato a sparare uccidendo 19 bambini e 2 adulti.
“Non parlerò di basket”, ha detto Kerr ai giornalisti a poche ore della quarta partita della finale della Eastern Conference a Dallas. “Qualsiasi domanda sul basket non ha importanza. Quattordici bambini sono stati uccisi a 400 miglia da qui. Negli ultimi 10 giorni, abbiamo avuto anziani neri uccisi in un supermercato a Buffalo, abbiamo avuto fedeli asiatici uccisi nel sud della California, ora abbiamo bambini uccisi a scuola. Quando faremo qualcosa? Sono stanco. Sono così stanco di alzarmi da qui e fare le condoglianze alle famiglie devastate che sono là fuori. Ne ho abbastanza. Faremo la partita stasera. Ma voglio che ogni persona qui, ogni persona che mi ascolta, pensi a suo figlio o nipote, madre o padre, sorella, fratello: come ti sentiresti se ti succedesse questo oggi?”. L’allenatore si è poi rivolto ai membri del Senato degli Stati Uniti che si sono rifiutati di votare su una legislazione che preveda controlli più severi dei precedenti penali per i possessori di armi “Cinquanta senatori a Washington ci terranno in ostaggio”