
Il video dell’annuncio della morte del Papa: la differenza tra notizia secca e verdetto televoto
Dare la notizia è nobile semplicità senza fronzoli: basterebbe confrontare gli 8 secondi chirurgici con cui Bruno Vespa lesse il flash Ansa sulla morte di Giovanni Paolo II, con i 38 secondi “in affanno” con cui la conduttrice di Storie Italiane ha dato l’annuncio della scomparsa di Papa Francesco. Ci sono infatti due modi di stare davanti alla notizia: uno che informa, l’altro che informa di sé. È il momento in cui il giornalismo dovrebbe distinguere un lancio d’agenzia da un verdetto del televoto.
La televisione, se vuole, può viaggiare per più registri ma il rischio di non saperli distinguere è alto. Fortunatamente l’edizione straordinaria andata in onda dopo Storie Italiane ha saputo “rimettere in asse” il racconto: gli ottimi Valentina Bisti, Oliviero Bergamini e il “vaticanista” Ignazio Ingrao hanno realizzato un prodotto giornalistico sobrio e competente, restituendo senso a quella formula antica e oggi più che mai attuale: unicuique suum, a ciascuno il suo mestiere. (Giuseppe Trapani)