Cronaca - 9 Marzo 2023

Migranti, Sansonetti: “Per colpire i trafficanti dobbiamo vedere quali poteri organizzano il traffico”

Stop alle partenze, ora noi abbiamo l’urgenza che è quella di come rafforzare il sistema dei soccorsi, su questo non c’è dubbio. Un incidente di questo genere con cento morti non può non porci questo problema. Abbiamo straordinari mezzi tecnici, dobbiamo innanzitutto assicurare che non avvenga mai più Cutro, questa è la prima questione.

La Guardia costiera ha enormi meriti, e enormi meriti hanno le Ong. Salvini dice sono la metà della verità che è la verità. La guardia costiera ha meriti enormi, anche le Ong hanno ottimi meriti perché salvano molte persone, comunque dobbiamo rafforzare quel sistema. Bloccare le partenze, benissimo, ma come? Quando si dice ‘trafficanti’ non si può intendere solo gli scafisti se no parliamo proprio dell’ultimo anello ma dobbiamo vedere chi sono stati i trafficanti che non trattare con loro.

Il ministro degli interni libico con il quale noi trattiamo è stato fermato quattro giorni fa a Parigi con una valigetta con mezzo milione, poi l’hanno rilasciato perché non era Eva Kaili ma il ministro libico intoccabile. È indicato tra i maggiori trafficanti di esseri umani nelle relazioni dell’Onu e anche della Cia. Dobbiamo trattare con questi? O dobbiamo pensare che per colpire il traffico bisogna colpire lì? I grandi trafficanti, non solo gli scafisti.

In Italia si usa spesso questo sistema: ci sono gli incidenti stradali e si aumentano le pene, ci sono i morti a Cutro e si aumentano le pene. Non è aumentando le pene che si risolvono i problemi, è andando alla radice. Se vogliamo colpire i trafficanti dobbiamo andare a vedere quali grandi poteri – e sono spesso poteri di Stato nelle nazioni che confinano con il mediterraneo – organizzano il traffico.

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