Giustizia - 30 Marzo 2023

L’anarchico Valitutti farà lo sciopero della fame per Cospito: “Sono disabile e metto a rischio la mia vita, cerchiamo di evitare il peggio ma non dipende da noi”

Oggi è il settimo giorno che vengo qua con questo cartello e la sola cosa che chiedo è che il presidente della Repubblica si pronunci sul caso di Alfredo Cospito visto che si interessa tanto ai problemi di tutti i Paesi del mondo mi sembra il minimo che si interessi del caso di un cittadino italiano in Italia. Domenica sarà il decimo giorno che vengo qua con questo cartello, una forma di pressione educata, velata, ma se per domenica non avrò ricevuto risposta passerò ad una forma di pressione diversa perché nelle condizioni di Alfredo dieci giorni sono tanti. Quando una persona sopravvive per cinque mesi, cinque mesi e mezzo, si ha come l’impressione che non debba smettere mai di sopravvivere ma è un’impressione sbagliata che in qualunque momento, in qualunque ora può crollare. Quindi dopo dieci giorni io inizierò lo sciopero della fame.

Premetto che io ho 77 anni, ho un buon carattere, sono un ottimista sempre di buon umore e mi piace lottare per le mie idee. Ho cinque nipotini, due figli. Amo la vita. Sono molto contento della vita che ho fatto e della vita che sto facendo. Questa è una premessa importante perché non toglie che io sia in condizioni fisiche particolari. Intanto sono in carrozzina da 25 anni. Ho un rene solo, problemi di respirazione, problemi di ritmo cardiaco e di pressione. Io sono perfettamente cosciente che questa situazione si aggraverà con lo sciopero della fame e potrebbe anche degenerare. Quindi pur amando la vita, pur avendo tutta la voglia del mondo di vivere, io la metto in gioco adesso scendendo in campo. Lo faccio per carcare di salvare Alfredo e per cercare di stare in pace con la mia coscienza.

Se Alfredo dovesse morire io lo ricorderò sempre, è evidente, con dolore, con amore infinito e nostalgia per tutto quello che ci ha dato e fatto con noi, non solo in questi mesi ma prima, in tutti gli anni in cui ha lottato, in cui è stato in prigione. Questo penso di riuscire a gestirlo. Ma se ricordando Alfredo dovessi provare vergogna per la mia codardia, per non aver fatto tutto quello che potevo per tentare di salvare un compagno, non me lo perdonerei. Quindi anziché vivere una vita con rimorso, io metto in gioco quegli anni che mi restano per cercare di aiutare Alfredo, perché lui abbia quello che merita. E la mia richiesta è minima: io interrompo lo sciopero della fame che sarà di trenta giorni – un periodo per me molto lungo -, se lo interrompe Alfredo, e lo interrompo se il presidente della Repubblica prenderà posizione sul caso di Alfredo Cospito.

Faccio notare che s’io fossi iraniano e chiedessi di intercedere per un prigioniero iraniano, o fossi turco e chiedessi di intercedere per un prigioniero turco, probabilmente non avrei bisogno di mettere in gioco la mia vita perché il presidente Mattarella scendesse in campo e prendesse posizione. Ho la disgrazia di essere italiano? Sembra assurdo dirlo ma essere italiano e che anche Alfredo lo sia sembra inibire il presidente Mattarella dal prendere posizione come ama fare sui diritti umani. Questi sono i motivi per cui farò lo sciopero. Io non potrò stare qua tante ore al giorno perché non ci sono le condizioni logistiche e perché già adesso comincio a soffrire delle prime avvisaglie di piaghe da decubito per la posizione prolungata. Però io sarò a disposizione di chiunque voglia verificare mediante visita medica, esami del sangue o quant’altro che io sto facendo lo sciopero della fame come dico di fare. E poi temo, purtroppo, che dopo pochi giorni la situazione sarà evidente agli occhi di tutti. Alfredo ha messo in gioco la sua vita e io metterò in gioco la mia per evitare che la situazione degeneri.

Dall’altra parte troviamo un governo che mi lascia stupefatto, ho conosciuto in vita mia alcune persone con comportamenti antisociali, sono quelle persone che non hanno sentimenti, non hanno umanità, vanno avanti per la loro strada come carri armati. Chi non ha sentimenti non ha rimorsi, non ha rimpianti, non fa autocritica e non si pente di niente. Vedere questo tipo di atteggiamento in un gruppo di persone è la prima volta che mi capita in vita mia. Sono sconcertato. Le istituzioni hanno un muro di odio, di indifferenza, che sembra non abbiano empatia, sembrano essere dei marziani. Gli italiani, la gente per bene che conosce questo caso, non potrà non prendere atto che stiamo tentando di tutto per non fare degenerare la situazione. Più che mettere in gioco la mia vita cosa debbo fare? Se io stessi bene e fossi giovane e forte non farei uno sciopero della fame perché avrei la possibilità di fare altre cose ugualmente significative e importanti. Nella mia situazione faccio la sola cosa che sono in grado di fare bene.

Dopo la morte di Alfredo ci saranno sì conseguenze in Italia e all’estero. Quelli che si sporcheranno del sangue di Alfredo non sporcheranno solo sé stessi, sporcheranno tutto il Paese. All’estero ci sono già dei movimenti anti-Italia proprio per quello che il governo italiano sta facendo, e anche quello che stanno facendo con i migranti perché la gente non è ceca. All’estero le notizie vengono date come devono essere date, non vengono date come in Italia dove per pochi giornalisti onesti ce ne sono tanti di regime che non sono capaci di dire cose. Questa gente sta infangando, insanguinando tutta l’Italia, per questo è importante che tutte le persone per bene che hanno una coscienza capiscano quello che sta succedendo e chiedano di finirla, che Alfredo Cospito venga tolto dal 41bis e che questa faccenda vergognosa abbia fine. E poi considereremo insieme lo stesso 41 bis che è da solo una grandissima vergogna perché è una violazione assoluta della Costituzione e di tutti i trattati sui diritti umani configurandosi come una vera forma di tortura. Ancora una volta proviamo, ancora una volta cerchiamo di evitare il peggio. Non dipende da noi.

Abbonamenti

Abbonamenti de Il Riformista

Sfoglia, scarica e leggi l'edizione digitale del quotidiano(PDF) su PC, tablet o smartphone.

ABBONATI SUBITO