
L’acciaieria di Mariupol è “un inferno” dice Zelensky e gli Usa denunciano le ripetute menzogne di Mosca al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, le breaking news del Riformista Tv
L’acciaieria di Mariupol e’ “un inferno”, cosi’ descrivono la situazione sia il segretario generale Onu Guterres sia il presidente ucraino Zelensky. “Oggi ci concentriamo sull’acciaieria Azovstal”, annuncia la vicepremier ucraina. Kiev dice che finora sono stati evacuate quasi 500 persone ma ci sarebbero ancora 200 civili nella fabbrica, dove l’Onu sta organizzando un corridoio umanitario. Un portavoce Onu racconta che gli evacuati “hanno traumi profondi, profonde cicatrici psicologiche”, avendo dovuto vivere con “poca acqua, poco cibo e senza la luce del sole”.
Dura denuncia statunitense al Consiglio di Sicurezza dell’Onu: “Mosca ha mentito ripetutamente a questo Consiglio, con una sfrenata serie di teorie del complotto e disinformazione, ogni falsita’ piu’ ridicola dell’altra”, ha detto l’ambasciatrice Thomas-Greenfield. Gli Usa, ha aggiunto, hanno “immagini che confermano la presenza di fosse comuni a Bucha, un fatto orribile con il quale il mondo deve fare i conti”. La presidente del Parlamento Ue Metsola dichiara che “l’Europa e’ anche nelle strade di Bucha, nei tunnel di Mariupol, nelle cantine di Irpin, sulle rive dell’Isola dei Serpenti”.
“Stiamo lavorando per arrivare ad un accordo tra tutti i Paesi europei, per fermare l’importazione di petrolio dalla Russia. Si fara’. E se non si fa presto, cioe’ entro questo fine settimana, dovro’ far riunire il Consiglio dei ministri degli Affari esteri per avere un accordo politico”. Lo ha detto l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Josep Borrell. E’ intanto iniziata a Bruxelles la riunione del comitato di cui fanno parte gli ambasciatori dei 27 presso l’Ue, che deve cercare un accordo sul sesto pacchetto di sanzioni alla Russia.
La polizia israeliana ha identificato due giovani palestinesi sospettati di essere i responsabili dell’attentato terroristico di ieri sera ad Elad in cui sono morti tre israeliani e feriti altri quattro. Le forze di sicurezza hanno lanciato una caccia all’uomo per individuarli. Il presidente palestinese Abu Mazen ha condannato l’attentato: “L’uccisione di civili israeliani e palestinesi non fa che accrescere l’escalation in un momento in cui tutti ci sforziamo di raggiungere la stabilita'”.
Scende l’incidenza settimanale di casi Covid a livello nazionale: 559 ogni 100.000 abitanti rispetto ai 699 della settimana precedente. Nel periodo 13-26 aprile, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici e’ stato pari a 0,96, “sostanzialmente stabile” rispetto alla settimana precedente quando era 0,93. Il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 3,7% e quello in aree mediche a livello nazionale scende al 14,5%. E’ quanto emerge dal monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute.
I mercati asiatici e dell’area del Pacifico stanno chiudendo in forte ribasso, ad eccezione di Tokyo che mantiene tutti i suoi indici sopra la parita’. Per il resto solo tante vendite: Hong Kong crolla, chiude a -3,81%, Shanghai cede il 2,16% e Shenzhen perde l’1,71%. Oltre al rischio inflazione mondiale e lockdown duro confermato da Pechino, i mercati non sembrano credere alla Fed che ha assicurato di voler contenere gli aumenti dei tassi sul dollaro. In Europea mercati negativi in apertura ma senza crolli: Londra scende dello 0,3% e Francoforte dello 0,4%. A Milano un calo dello 0,30%.