Il video commovente della giovane donna afgana: “Moriremo lentamente nella storia”
“Noi non contiamo perché siamo nati in Afghanistan. A nessuno importa di noi. Moriremo lentamente nella storia”. Una ragazza afghana, tra le lacrime, esprime tutto il suo dolore e la paura del futuro che la attende. Non si conoscono il suo nome, né la sua età. Ma le immagini del video che sta facendo il giro del mondo, pubblicato sul profilo Twitter dello scrittore Khaled Hosseini, riescono a trasmettere la sua disperazione: la stessa che sta vivendo la popolazione afghana e le donne in particolare, dopo il ritorno dei talebani.
Il dramma delle donne in Afghanistan
C’è grande preoccupazione per ciò che riguarda la sorte delle donne nel Paese. Tutti i diritti faticosamente conquistati negli ultimi 20 anni-come studiare, lavorare, andare a votare- rischiano di essere cancellati. Dalla presa di Kabul da parte dei talebani nel 1996 e fino al 2001, anno della caduta del regime ad opera del governo americano, alle donne erano state imposte tutta una serie di limitazioni. Non potevano uscire di casa se non indossando il burqa, sempre accompagnate da un tutore, ovviamente di sesso maschile. Per loro non c’era la possibilità di lavorare, frequentare la scuola, guidare l’auto o qualsiasi altro mezzo: ovviamente erano vietati anche trucco, gioielli, abiti e accessori ritenuti non adatti. Dovevano semplicemente essere invisibili, silenziose, sottomesse.