Giustizia - 17 Febbraio 2023

Caso Cospito, lettera di minacce. Sansonetti: “Atteggiamento autolesionista se l’obiettivo è levare il 41 bis”

Negli anni settanta non si trovavano volantini e buste ma si trovavano cadaveri. Spesso tutte le settimane. Il clima era molto diverso da quello di adesso. Adesso bisogna che la polizia capisca questo volantino chi l’ha fatto, se l’ha fatto un gruppo di persone, se l’ha fatto un singolo, se l’ha fatto uno dice qualcosa di consistente o se l’ha fatto un mitomane. Noi questo attualmente non possiamo saperlo, dovranno indagare e staranno indagando per capire questo.

Certo se gli anarchici stanno distribuendo volantini e mettendo pacchi vicino a Palazzo Chigi a pochi giorni la decisione della Cassazione, perché poi il 24 la Cassazione dovrà decidere sul ricorso e attualmente la procura generale della Cassazione ha chiesto che sia levato il 41 bis e Cospito – quindi lui è nelle condizioni migliori – e far trovare volantini che dicono ‘v’ammazziamo davanti alla famiglia’ o ‘mettere le bombe’, è il modo migliore per spingere la Cassazione a respingere la richiesta della procura. Sembra proprio un atteggiamento autolesionista se l’obiettivo è quello di levare il 41 bis a Cospito.

La mia posizione è molto precisa e non c’entra con quello che sta accadendo. La mia posizione è che il 41 bis non solo per Cospito, ma per tutti, è una misura che viola i diritti costituzionali e io penso che lo Stato debba battersi contro qualunque pericolo rispettando quelli che sono i diritti della Costituzione. Il 41 bis è una legge di emergenza fatta nel 1992 che già allora non condividevo perché pensavo che lo Stato potesse battersi senza legge di emergenza. Naturalmente un’emergenza che dura 35 anni è un’emergenza un po’ lunga, c’è qualcosa che non va.

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