Caro bollette, Borselli: “Follia pensare di sopperire al problema cucinando il pollo in lavastoviglie”
“Se il problema del caro bollette è veramente un’emergenza che sta toccando le tasche di tutti noi, che sta mettendo in ginocchio migliaia di imprese, allora rispetto a questo ci si aspetterebbe delle risposte quantomeno serie. Tuttavia, quelle che stiamo leggendo in questi giorni sono anche delle soluzioni che – se la situazione non fosse così seria – ci farebbero quasi sorridere. Proposte tragicomiche, come quelle messe in campo dallo chef chef Teutonico, così si chiama, il quale ci ha detto che per risparmiare – quindi per risolvere il problema del caro bollette – ci vuole a livello personale un minimo di attenzione anche a casa. Anche per quanto riguarda la cucina, nei nostri gesti quotidiani.
Uno di questi, che ci suggerisce, è quello di poter cuocere il petto di pollo in lavastoviglie. Ora sicuramente vi metterete a ridere direte cosa sta dicendo, no? E lui ci spiega perfettamente la ricetta. Allora dice, prendiamo il petto di pollo, lo mettiamo sotto vuoto, lo mettiamo dentro la lavatrice insieme agli altri piatti, quelli che devono essere lavati. Poi, finito il carico completo, tiriamo fuori il nostro petto di pollo e sarà cotto. Io questa la trovo una cosa veramente assurda. Ma si spinge oltre, va avanti, dice: “Ragazzi, voi non sapete che c’è anche un’altra possibilità per risparmiare sull’energia, quello di cuocere gli alimenti sul cruscotto della macchina. Sì, quando ci sono delle giornate di sole, come questi giorni che ancora il tempo regge, insomma 30 e passa gradi, basta mettere la macchina sotto il sole, il cruscotto diventa bello bollente, e sopra ci metti la fettina.
Lui dice di averci cucinato un giorno delle meringhe. Ma queste soluzioni, beh, chiamiamole così strampalate, voglio essere generose, arrivano dopo che c’era stata detto “cuciniamo la pasta a fuoco spento”; cioè noi, per risparmiare, per andare a risolvere il problema del caro bollette, dovremmo mangiare la pasta a fuoco spento, praticamente mettiamo l’acqua sul fuoco, poi quando raggiunge il grado di ebollizione spingiamo, buttiamo la pasta, mettiamo il coperchio e poi la pasta sarà cotta. Ora è chiaro che abbiamo voluto un pochino stemperare facendo dell’ironia, ma le cose sono state dette seriamente e se veramente si pensa di dover risolvere o quantomeno tamponare il problema dell’energia con queste soluzioni, beh insomma direi che siamo messi veramente male”. Di Hoara Borselli