Napoli - 21 Aprile 2023

Viaggio nell’Icam di Lauro tra le mamme detenute con i loro bambini

“È un ossimoro dire mamme e carcere. Qui dentro ci sono bambini da 3 o 5 anni. Come crescono? Io sono indignato”. Così Samuele Ciambriello entrando nell’Istituto di Custodia Attenuata per Madri di Lauro, provincia di Avellino. Un carcere dove sono recluse le madri con i loro bambini. Nell’Istituto di Lauro ci sono 11 madri e 13 bambini. “Per legge le mamme detenute possono tenere accanto i loro figli fino all’età di 8 anni, fino a qualche anno fa il limite era a 6”, spiega Ciambriello. Come si vive in carcere con un figlio? “Da detenuti”, dice una delle mamme. “Questo è proprio un carcere e lo stanno facendo i bambini, un 41 bis. E soffrono”, dice un’altra mamma. “Non lo so se mia figlia un domani mi potrà mai perdonare per dove l’ho portata. Ci penso ogni giorno. E mi fa stare male”. Tutto il giorno le madri si torturano in questi pensieri vedendo i loro bambini soffrire senza poter fare nulla. “Può continuare a esistere la maternità in carcere? – continua Ciambriello – Come cresce un bambino in carcere? Che tipo di affetto e di relazioni potrà mai avere? È vero, possono andare a scuola. Ma non è meglio per loro un luogo alternativo al carcere? Una non deve venire in carcere con i figli. L’anno scorso il parlamento ha approvato una legge per far uscire dal carcere i bambini, creando delle comunità di accoglienza. Ebbe solo 6 voti contrari. Quest’anno è stata bloccata al Senato”.

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