Troiano (Italia Viva): “Conte non sa tenere il Movimento: leader improvvisato. Ho scelto Renzi”
Torchiaro: “Buon pomeriggio, ben ritrovati ad un nuovo appuntamento con Sotto Torchio gli approfondimenti del Riformista Tv Quest’oggi con una protagonista della vicenda politica e ci è venuta a trovare dalla vicina Camera dei deputati l’onorevole Francesca Troiano, che incontriamo per la prima volta sui i nostri schermi ed è una deputata che ha militato nel Movimento 5Stelle, ne è uscita ed ha raggiunto il gruppo di Italia Viva.
Troiano: “Buonasera a tutti e ringrazio per l’invito”
Torchiaro: “Grazie a lei, onorevole Troiano, per essere qui oggi ci racconta un po’, la sua storia, la sua vicenda quando inizia la sua militanza nel Movimento?”
Troiano: “La mia militanza comincia ormai a dieci anni fa. Ho iniziato con un attivismo civico, soprattutto tematiche legate all’ambiente, che mi colpiscono parecchio e risvegliano in me un senso civico che comunque ho sempre avuto già dall’adolescenza”.
Torchiaro: “A proposito di civismo il suo luogo di nascita non è indifferente. San Giovanni Rotondo, nel Foggiano, siamo nella patria di santi e predicatori perché è anche la città di Giuseppe Conte. Vi siete conosciuti con Conte prima della politica?”.
Troiano: “Mai. Io sono nata a San Giovanni Rotondo, sono di Manfredonia, quindi l’ho conosciuto comunque in una fase successiva sì, ma anche perché prima della politica, prima di tre anni fa, nessuno al mondo conosceva Giuseppe Conte.
Torchiaro: “Quindi ha iniziato la sua attività di militante…”
Troiano: “In dieci anni di attivismo non avevo mai avuto la sensazione o comunque la volontà di candidarmi. Anche perché io sono psicologa e psicoterapeuta libera professionista. Quindi comunque stavo finendo gli studi e avevo avviato la mia attività professionale”.
Torhiaro: “Quanti casi interessanti avrà avuto modo di analizzare in politica in Parlamento?”.
Troiano: “Diciamo che la politica offre ottimi spunti in tema”.
Torchiaro: “Ma veniamo a noi, oggi che cosa sta succedendo? Intanto c’è un’ultima Ora, perché Luigi Di Maio ha rivelato che il direttivo del Movimento 5Stelle di Montecitorio, della Camera, è compatto ed è d’accordo per votare la fiducia a Mario Draghi quando domattina ci sarà il discorso di Draghi. Attenzione, però il presidente del Consiglio si esprimerà con questo suo discorso, la richiesta di una nuova investitura per un bis a Palazzo Madama. Quindi si riparte dal Senato e non da Montecitorio. Ricordiamolo, sono diversi anche i numeri. La composizione dei favorevoli e dei contrari è diversa tra Senato e Camera. Al Senato è una strettoia per Mario Draghi. Cosa sta succedendo al Movimento Stelle?
Troiano: “Io credo che il Movimento 5Stelle stia pagando lo scotto di non aver mai avuto la volontà di avere un pensiero strutturato, questo passaggio da culture politiche completamente distanti. Io parto sempre dalle culture politiche europee per orientarmi, per avere una bussola, quindi passare indistintamente dai socialisti e liberali ai Verdi, senza nessun tipo di criterio. Poi io credo che sia per me è stato un indice di non avere un orientamento politico e non sapere dove andare.
Torchiaro: “Il suo approdo in Italia viva non è casuale. Quindi lei rivede in Italia viva é una collocazione più stabile”.
Troiano: “Io dopo quattro anni di Parlamento e dopo chiaramente una crescita politica, ho individuato nei principi riformisti e liberali il punto di approdo, quello di cui L’Italia ha bisogno. Sono partita dalla cultura politica europea. Analizzando il quadro, il Pse e il Pp sono culture politiche superate che all’interno al loro interno hanno tutto il contrario di tutto. Ed ho notato invece, che il New Europe, presidente Sandro Gozi, ha avuto un’intuizione quello di superare gli schemi bipolari presenti fino a prima nel panorama nel panorama politico e l’intuizione è fortissima perché all’interno tramite principi appunto riformisti liberali, porta avanti politiche dirompenti.
Torchiaro: “Senta, proprio il partito di Draghi, è andato in piazza perché abbiamo visto i renziani con Rosato e tanti altri. Abbiamo visto Carlo Calenda piuttosto che +Europa, Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova alternarsi al microfono dando vita a un esperimento che esce dal vitro e va in vivo ed inizia con quella maratona oratoria a prendere corpo nella società civile, nelle piazze, cioè iniziano a mettersi in fila, appunto, degli esponenti che provengono da sigle, da storie diverse, ma vanno verso lo stesso punto. E questo è un po’, il suo progetto, quello che lei vede.
Troiano: “Io credo che non è più tempo di bipolarismo. Dobbiamo avere la forza in Italia, di riuscire a parlare e comunicare anche con chi magari non riusciamo. Superare quindi qualsiasi tipo di personalismo, antipatia personale per il bene del paese, Credo che un progetto serio di centro sia la scommessa seria che questo paese si merita. É un progetto strutturato non perché per non far votare gli altri, ma un progetto serio è costruito attorno ad un’idea riformista e liberale.
Torchiaro: “Quante cose ha sentito nel movimento in questi anni che non le sono piaciute, che appunto stridono con questa sua consapevolezza riformista e liberale
Troiano: “Chiaramente la mia è stata una maturazione, perché io vengo comunque dalla società civile la politica l’ho fatta come servizi servizio civico al paese. Quindi io non ho mai frequentato una scuola di partito e quindi non non ho un’impostazione è strutturata in quel di quel tipo e in questi quattro anni ho avuto modo di invece avere un’idea chiara di che cos’è la politica che cos’è la politica nelle istituzioni e la politica nelle istituzioni non può essere populismo, non può, essere sovranismo e non può essere confusione di culture politiche, non avere pensiero strutturato.
Torchiaro: “E lei viene da una terra, la Puglia, dove purtroppo non sono infrequenti casi di giustizia e di malagiustizia, la voglio portare su un terreno che è quello riformista. Ci è più vicino quello del garantismo versus giustizialismo, populismo giudiziario che dir si voglia. Ecco, questo lei l’ha sentito avvertito questa allergia con il Movimento.
Troiano: “Chiaramente io, non avendo una formazione giuridica e applicando uno studio importante della materia, ho maturato Semplicemente quello che la nostra Costituzione ci dice, perché la nostra Costituzione non serve neanche distinguerci tra garantisti in realtà e giustizialisti, perché la nostra Costituzione è fatta talmente bene che i principi sono sanciti al suo interno.
Torchiaro: “Senta, onorevole Troiano, per quanto riguarda Italia viva e Renzi? Lei lo conosceva già, ha avuto un dialogo diretto con lui?”.
Troiano: “Come dicevo prima, ho prima orientato la chiarificazione nella cultura e nella nella cultura europea. Quindi, una volta individuata la famiglia europea di riferimento, ho iniziato a conoscere le famiglie italiane, quella più riformista e liberale che incarnava esattamente il progetto di cui – a mio avviso – il Paese aveva bisogno, è quella di Italia Viva.
Torchiaro: “A me incuriosisce interessa perché la visione di qualcuno che proviene appunto da un’altra cultura politica, comunque da un’altra esperienza militante dei 5 Stelle e poi conclude la sua legislatura, la prima legislatura, con Matteo Renzi è come dire il segno che c’ è un riconoscimento politico e forse anche umano, forse anche personale, verso il leader di Italia Viva”.
Troiano: “Indubbiamente è un leader carismatico, capace, che ha fatto il premier e ha ottenuto dei risultati importanti durante il suo governo. Industria quattro punto zero, il Jobs Act, per quanto mi riguarda, sono comunque delle riforme molto, molto importanti. Questo caratterizza inoltre la selezione attraverso competenze e merito. Perché io quello che ho notato è che all’interno della famiglia di Italia viva, è che ci sono competenza e merito.
Torchiaro: “A proposito di Conte, Renzi dice: ‘Va a finire che Draghi non si dimette più’, ma che si dovrà dimettere Conte è possibile?”.
Troiano: “Io credo che il nostro Paese ha enorme bisogno del presidente del Consiglio. I cittadini, tutti i sindaci e governatori ci dicono che il premier deve restare dopo un anno di lavoro ha raggiunto tutti i punti del Pnrr, due semestri con tutti i gol raggiunti. Questo credo che parli da solo come traguardo raggiunto”.
Torchiaro: “E invece Conte sta sta mettendo veramente a rischio la sua tenuta. Come leader del Movimento 5Stelle…”
Troiano: “Io credo, come diceva prima, che la leadership non può essere improvvisata. La leadership deve essere qualcosa che viene costruita e riconosciuta soprattutto dal gruppo. Questo non avviene nei suoi confronti; non credo, da quello che stiamo vedendo, che Conte sia un leader idoneo”.