Taxi del mare, Prado su titolo Verità: “Chi utilizza questa dicitura accarezza la pancia razzista del Paese”
Per la Contro-Rassegna quotidiana Iuri Maria Prado introduce sulle responsabilità della gestione dell’immigrazione in Italia e sulla tutela dei diritti degli immigrati.
“Da sinistra – spiega Prado – viene l’iniziativa del finanziamento dei lager libici. Da sinistra viene la vergognosa militanza elettorale che si fa vanto del calo degli sbarchi ma non parlando del concentramento di questi nei campi ad un tiro di schioppo da noi. È da sinistra che veniva l’altra teoria secondo la quale esiste una correlazione evidente tra immigrazione e covid. Quindi la sinistra è pesantemente colpevole dello stato delle cose in questa materia”.
Sull’atteggiamento formale e verbale della destra, Prado prosegue: “Gareggia in peggio con la sinistra”. Riprende il titolo da La Verità “Ong all’attacco, taxi del mare iperattivi: sbarchi a quota 27mila”. Dal testo dell’articolo: “I taxi del mare hanno ricominciato a solcare il Mediterraneo per recuperare migranti e portarli in Italia”.
“Dove dovevano portarli – riflette Prado – nei lager libici?” Sull’uso della terminologia ‘taxi del mare’, prosegue: “Per quanto si possa avere un’idea legittimamente diversa su come affrontare la questione, anche il porto chiuso va benissimo se lo sai difendere in maniera ragionevole e in vista di una linea politica fattiva e produttiva. Benissimo, si può essere d’accordo o meno”.
“Ma adottare queste diciture – conclude – ‘taxi del mare’ non serve ad affrontare il problema. Non serve nemmeno a descriverlo. Serve semplicemente ad accarezzare la pancia razzista del paese che è un bel pancione”.