Strage Vinnytsia, Prado: “Quasi nessuno ne parla in prima pagina. È il pacifismo delle notizie censurate”
Per la Contro-Rassegna su Riformista Tv Iuri Maria Prado riflette sulla copertura dei giornali a proposito della strage di Vinnytsia in Ucraina con oltre 20 morti e 150 feriti.
“Oggi soltanto due giornali – racconta – mettono in prima pagina la notizia dell’ultima strage di civili e bambini in Ucraina. Una strage fatta da missili lanciati da un sottomarino verso una città lontana da qualsiasi fronte di guerra. Soltanto due giornali ne parlano, il Manifesto e Avvenire”.
Argomenta poi sul fatto: “Qualsiasi posizione sulla guerra, sulle ragioni che l’hanno determinata, è legittima. Ma per mantenere un profilo intellettualmente e moralmente onesto occorre una premessa, un presupposto. Sul fatto della guerra, sui fatti che la contrassegnano ci sia informazione”.
Sulla strage in questione: “È possibile dire qualsiasi cosa, assumere qualsiasi giudizio. Ma a patto che il fatto in questione sia tenuto presente, sia offerto al giudizio comune. Metterlo in prima pagina serve a questo e consente il mantenimento di un profilo rispettabile a qualsiasi opinione, per esempio quella pacifista”.
“Sottacere la notizia – conclude – Decidere che sia meritevole di trafiletto o nemmeno quello non garantisce alla posizione nessun profilo di onestà intellettuale e morale”.