La Contro-Rassegna - 17 Agosto 2022

Sistema fiscale, Prado: “Un’ipocrisia non riconoscere che l’evasione finanzia anche realtà produttive”

“Oggi il Corriere della Sera pubblica un articolo di Ferruccio De Bortoli in argomento di tasse e di sistema fiscale, di promesse elettorali. E il titolo già dice moltissimo. Dice: ‘L’ipocrisia fiscale nazionale va in campagna (elettorale)’. E ha perfettamente ragione Ferruccio De Bortoli quando dice che fare il conto di ciò che costa, quello che si promette è – o dovrebbe essere – fondamentale. E, per contro, che non dare conto del costo di ciò che si promette costituisce il peggiore degli inganni. Da sottoscrivere pienamente. Tuttavia, a noi sembra che un’ ipocrisia ancora più grande governi tutta la chiacchiera in argomento di tasse, soprattutto sull’esigenza di abbassarle o no, sul fatto che occorra intervenire in questa o quella direzione, su questo o quel comparto ecc. E l’ipocrisia più grande riguarda un fatto, cioè che l’evasione fiscale – comunque la si giudichi, comunque la si guardi – è in buona parte rivolta al finanziamento di attività produttive. Per esempio, il settore dei bar e della piccola ristorazione; sanno anche i sassi che si regge al 20, 30% sull’economia nera. Ma è economia che serve a finanziare attività produttive, non all’accumulazione, fraudolenta. Questo dato, evidentemente patologico, regge. Tuttavia il sistema è un sistema che non va bene, un sistema che bisognerebbe riformare. Ma senza il riconoscimento che l’evasione fiscale è, ripeto, in parte devoluta al finanziamento di cose che producono ricchezza, garantiscono stipendi, consentono le forniture, permettono l’offerta di un servizio, non se ne esce. Occorre riconoscerlo, occorre dirlo. Se non lo si dice, se non lo si riconosce, tutta la chiacchiera sulle tasse, sull’evasione continua a essere governata da questa ipocrisia fondamentale”.

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