Sciopero della fame al carcere di Poggioreale: la protesta di detenuti e familiari
I contagi aumentano sempre di più sia tra detenuti sia tra gli agenti della polizia penitenziaria e la situazione in carcere diventa via via sempre più insostenibile. Per questo motivo un gruppo di detenuti del carcere di Poggioreale ha deciso di aderire allo sciopero della fame già iniziato da Rita Bernardini, presidente di Nessuno Tocchi Caino per chiedere maggiori diritti, soprattutto per la salute. Fuori al carcere un gruppo di familiari si è riunita in sit in esponendo il cartello con su scritto: “Santa Maria Capua Vetere ce l’ha insegnato, il carcere è tortura di Stato. Diritto alla salute per i detenuti”.