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Attenti a quei due - 31 Marzo 2022

Sansonetti: “M5s e Conte usano un finto pacifismo come clava per colpire il governo Draghi”

“Voi sapete che in questi giorni c’è stata una grande battaglia sull’aumento delle spese militari. E invece no, non c’è stata nessuna battaglia ma è stata solo una sceneggiata.” – esordisce con queste parole Piero Sansonetti direttore de Il Riformista nella sua rubrica “Attenti a quei due”.

“L’aumento delle spese militari è deciso e aumenterà anno per anno nel momento in cui si approva il Def fino ad arrivare al 2% del Pil. Vogliamo fare due conti? Probabilmente intorno ai 40 miliardi con un Pil di 2mila miliardi. Quindi 40 miliardi per 50 milioni di abitanti sono circa 700 euro a testa. Per una famiglia di tre persone sono più di 2 mila euro per comprare cannoni, mitragliatrici e aerei. Credo che spenda molto meno per l’istruzione del bambino. Questa è la scelta che è stata fatta.

Si è opposto qualcuno a questa scelta? No, c’è stata solo una grande sceneggiata. Conte ha minacciato di voler far saltare il governo ma non sapeva bene di cosa stava parlando. Anche perché Draghi ha ricordato a Conte che lui nel periodo in cui è stato presidente del Consiglio ha aumentato le spese militari tutti gli anni. Ma non è colpa di Conte. A lui hanno semplicemente detto di fare il pacifista e lui si è ritrovato alla sua età a dover fare il pacifista all’improvviso. Ecco questa è la cosa che a me colpisce.

La scelta di militarizzazione, che è la scelta politica di fondo, la trovo una scelta davvero folle. Sono pacifista e contrario a queste scelte. Ma la questione è che è sorto un movimentino pacifista che però sbanda perché su questo argomento non sanno nulla. Conte e i M5s non hanno mai partecipato al dibattito pacifista, ai cortei, alle manifestazioni, all’opposizione alla guerra.

L’idea di inventarsi il pacifismo come clava per colpire il governo Draghi. Io apprezzo molte cose del governo Draghi e molte altre non le apprezzo ma non si possono usare dei principi che non si conoscono per attaccare il governo Draghi.
Non può essere questo il pacifismo perché si basa su un principio: i mezzi valgono tanto quanto i fini quindi non contano le tattiche ma contano i progetti.

Un pacifismo così imbroglione e ipocrita rischia di essere controproducente e di mettere il pacifismo ancora più in crisi.”

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