Salerno, fallisce società di gestione rifiuti: 29 indagati per frode fiscale
Sono indagate 29 persone per il fallimento della Yele Spa, società pubblica per la gestione dei rifiuti nel salernitano: sequestrati beni per 20 milioni di euro. Le accuse per amministratori, consulenti e componenti degli organi di vigilanza coinvolti nell’operazione della Guardia di finanza di Salerno denominata “Piazza pulita”, sono a vario titolo di bancarotta fraudolenta, frode fiscale e peculato. La Spa aveva creato negli anni un buco di circa 30 milioni di euro nel bilancio, portando ad una situazione di grave pregiudizio nei confronti di creditori e dello stresso Erario. La società si occupava di igiene urbana in 49 comuni del Cilento, più dell’ 80% del capitale era di proprietà dal Corisa4, il consorzio nato per fronteggiare l’emergenza rifiuti in regione. Dal 2013 aveva cominciato ad accusare un forte indebitamento. Le indagini hanno fatto emergere una serie di inadempienze da parte degli amministratori e hanno permesso di denunciare 29 persone, perlopiù professionisti con ruoli direttivi o di consulenza; per 14 di questi il Gip ha disposto anche il sequestro preventivo dei beni per oltre 20 milioni di euro. Sono quindi scattati i sigilli a 100 beni immobili tra fabbricati e terreni, a 25 veicoli e a disponibilità finanziarie.