News - 30 Settembre 2022

Putin firma l’annessione e si dice pronto ai negoziati mentre Zelensky rifiuta l’offerta, le breaking news del Riformista tv

PUTIN FIRMA L’ANNESSIONE: ‘CESSI IL FUOCO, PRONTI A NEGOZIATI’

L’Ucraina deve “cessare il fuoco cominciato nel 2014, siamo pronti a tornare al tavolo dei negoziati. Ma la scelta “dell’annessione della popolazione delle quattro regioni ucraine non e’ piu’ in discussione”. Sono le parole di Vladimir Putin durante la cerimonia di annessione di 4 regioni ucraine: Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia. La Russia si e’ ripresa e “ha riconquistato il suo posto nel mondo” dopo “i tragici anni ’90”, ha aggiunto. Kiev intanto diffonde immagini che mostrano gli effetti di un attacco missilistico russo su un convoglio umanitario a Zaporizhzhia, con 23 morti e 28 feriti tutti civili.

ZELENSKY CHIEDE ADESIONE ACCELERATA DELL’UCRAINA ALLA NATO

Zelensky, poche ore dopo il discorso fatto da Putin sull’annessione delle regioni ucraine, annuncia di aver firmato il documento che chiede l’adesione accelerata di Kiev alla Nato. Il presidente dell’Ucraina ha inoltre convocato i suoi vertici militari per parlare della controffensiva. La proposta provocatoria fatta da Putin su una possibile trattativa di pace è stata respinta al mittente: “Non negozieremo con la Russia finché Vladimir Putin ne sarà il presidente”, ha detto Zelensky.

NORD STREAM 1 E 2, FUORIUSCITE 80MILA TONNELLATE DI GAS DAI TUBI

Dopo la fuga di gas dai gasdotti Nord Stream 1 e 2, il livello di metano su Svezia e Norvegia e’ a livelli record, riferiscono i media svedesi e norvegesi, che parlano di ‘grande nuvola’. Secondo una simulazione norvegese, il metano si e’ spostato con il vento, raggiungendo persino il Regno Unito. In base alle stesse stime, quasi 80.000 tonnellate di metano sono gia’ fuoriuscite dai tubi danneggiati. Danimarca e Svezia affermano che le esplosioni che hanno causato le perdite di gas da Nord Stream 1 e 2 potrebbero essere dovute alla detonazione di “diverse centinaia di chili di esplosivo”.

CINGOLANI: “PRICE CAP SUL GAS E’ FUORI, ORA TETTO CON FORCHETTA”

Il ministro Cingolani chiarisce: piu’ che price cap lo strumento su cui si lavora e’ un “tetto con forchetta”. Per il ministro, il price cap e’ “abbastanza fuori” scena considerando che “ormai la Russia fornisce una percentuale abbastanza bassa del gas totale europeo”. I ministri europei dell’Energia hanno raggiunto un accordo politico sulle misure per mitigare gli alti prezzi dell’elettricita’: taglio dei consumi, tetto agli extra-ricavi per i produttori di energia elettrica e il contributo di solidarieta’ dei produttori di combustibili fossili.

LETTA SCRIVE AGLI ISCRITTI, SERVE VERO CONGRESSO COSTITUENTE

“Abbiamo bisogno di un vero Congresso Costituente”. Lo scrive il segretario del Pd Enrico Letta in una lettera agli iscritti. Pioggia di critiche da FdI, M5s e Calenda, dopo i tweet della giornalista Rula Jebral sul padre della leader di Fratelli d’Italia, arrestato per traffico di droga. “Livello infimo e squallido a cui puo’ spingersi l’armata radical-chic”, scrive la deputata Fdi Ylenja Lucaselli. Di “attacco nauseante” parla l’ex viceministro M5s Stefano Buffagni mentre Calenda, rivolgendosi alla giornalista scrive: “Rula questa e’ una bassezza. Non si fa politica cosi’ e tanto meno giornalismo.

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