La Contro-Rassegna - 1 Giugno 2022

Prado: “Togliere i bambini dal carcere? Basterebbe non incarcerare la madre”

Oggi su La Repubblica è pubblicato un articolo di Concita De Gregorio, l’argomento i bambini in carcere. Il titolo è: “Il buon senso non basta. Mai più i bambini nelle carceri”. Un articolo di sinistra, bello, giusto. la tesi di fondo di Concita De Gregorio è che è un problema di soldi, cioè non ci sono soldi per fare in modo che i bambini siano tolti dal carcere, per organizzare le case famiglia dove le madri possono stare con i figli.

Scrive: “Solo questo c’è da chiedersi, non se sia giusto togliere o meno i bambini dalla galera, perché è giusto, piuttosto se ci siano i soldi o no per sostenere questa scelta di umanità e civiltà. Purtroppo sempre quelli, i denari, servono”.

Sempre che si tratti di una questione davvero soltanto economica, in realtà i soldi ci sono e sono lì davanti agli occhi. Sono i soldi utilizzati per tenere imprigionate centinaia, migliaia di persone senza nessun ritorno o effetto, salvo quello – tra gli altri – di tenere i bambini in carcere. E un passo ulteriore, che forse per l’articolo di Concita De Gregorio potrebbe essere tenuto in considerazione, questa massa di gente costosa e improduttiva tenuta imprigionata da dove viene? Cosa riempie le carceri?

Due cose riempiono le carceri. La prima è il regime proibizionista sulle droghe, la seconda è la criminalizzazione dell’immigrazione clandestina. La maggior parte dei delitti che fanno sovraffollare le carceri sono compiuti nell’ambito di questi due regimi. La maggior parte delle persone, non pericolose, sono costosamente tenute lì dentro per effetto di questo impianto supportato dalla carissima e utilissima azione penale obbligatoria.

Non è una questione di soldi, o per meglio dire, se pure lo fosse i soldi sarebbero lì davanti pronti per essere usati svuotando le carceri, molto semplicemente.

Di Iuri Maria Prado

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