Prado: “Il detenuto beccato al ristorante fa scandalo. Quello che si impicca no”
“Oggi, nella sua rubrica su Il Foglio – Contro Mastro Ciliegia – Maurizio Crippa si occupa di due notizie che lui definisce utili prima di scegliere il ministro della Giustizia. E scrive come queste due notizie siano state destinatarie di un’attenzione diversa. La prima notizia è quella di un detenuto che è stato scarcerato perché ritenuto cieco e invalido ma che è stato poi beccato in un ristorante mentre leggeva il menù e camminava sulle sue gambe. Ciò, naturalmente, ha suscitato moltissimo scalpore e dato il via a commenti del tipo: “Manca il pugno di ferro, le solite truffe” etc. L’altra, invece, riguarda un altro detenuto, l’ennesimo, che si è ucciso in carcere, ad Oristano. Si tratta del 68esimo suicidio in carcere. La notizia, naturalmente non ha suscitato particolare scalpore. Ecco, molto ha ragione Crippa quando osserva che nella scelta del ministro della Giustizia occorrerebbe tener conto di quest’altro fronte di notizie riguardanti il carcere, più che delle disfunzioni che possono capitare (come quella del detenuto che si fa passare per cieco). Cioè il fatto che non solo nelle carceri si sta terribilmente male, i detenuti sono costretti a vivere in luoghi angusti e in modo malsano, senza possibilità di dedicarsi ad attività di decenza formativa, ma soprattutto che si ammazzano, a decine, ogni anno”.