Polemica sulle parole del filosofo francese Lévy a Rai 3: “Non bisogna sempre rispettare l’elettorato” e il cd attacca Damilano: “Violata par-condicio”
Scoppia la bufera per le parole pronunciate dal filosofo e saggista francese Bernard-Henri Lévy nel corso della trasmissione di Rai 3 ‘Il cavallo e la torre’, condotta da Marco Damilano, e andata in onda lunedì 19 settembre. “Non bisogna sempre rispettare l’elettorato. Quando gli elettori portano al potere Benito Mussolini o Adolf Hitler, o anche Vladimir Putin, questa scelta, la loro scelta, non è rispettabile”.
Il presidente della Commissione di Vigilanza Barachini (Forza Italia) si scaglia contro l’ultima puntata de “Il cavallo e la torre” . La Lega chiede le dimissioni dell’amministratore delegato Fuortes, mentre FdI annuncia un esposto all’Agcom. La nota di Usigrai: “Il conduttore scelto all’esterno dell’azienda nonostante si potesse contare su quasi 2000 profili interni”