Pochi magistrati nelle liste, Prado: “Bene, ma dalla campagna elettorale è scomparsa anche la giustizia”
Cerasa direttore del Foglio si occupa della assenza di magistrati dalle liste elettorali e l’articolo è titolato in modo compiaciuto: “La meraviglia della campagna senza pm candidati”.
Cerasa attribuisce questa mancanza all’ammaccatura del profilo della magistratura, la consapevolezza dei partiti dei danni prodotti dal ‘circo mediatico-giudiziario’ e scrive il direttore: “Non è un caso che nessun partito abbia usato la clava del giustizialismo per conquistare voti”.
Se fosse così sarebbe da compiacersene, forse la lettura può essere un’altra e cioè che il verbo giustizialista è acquisito alla fibra di tutte le sensibilità politiche, di tutte le formazioni politiche, di tutte le iniziative politiche da non renderlo più necessario.
Forse a dare ragione a questa lettura c’è che più che l’assenza dei pm dalla campagna elettorale c’è assenza dell’argomento relativo all’amministrazione della giustizia. Rilevato ma non abbastanza sottolineato. Non solo l’argomento non è al centro, ma nemmeno ai margini.