Partorire durante la pandemia, il racconto di Carolina: “Prima fa paura, ma il bello arriva quando nasce”
Sono tantissime le mamme che in tutto il mondo hanno partorito durante la pandemia. Se per i contagi il peggio per il momento sembra essere passato, nelle strutture sanitarie continuano a persistere tanti disagi per le mamme che ancora devono partorire. Tra queste c’è Carolina, una giovane ormai neomamma che ha raccontato il suo parto in un epoca complicata “destinata ad essere raccontata nei libri di storia”, come dice lei.
Il racconto inizia a poche ore prima di entrare in clinica. “Non ho paura – dice – è più che non me l’aspettavo che questo momento andasse così. Avevo sempre immaginato di poterlo condividere con tutte le persone a me care e invece per via del rischio covid nemmeno il mio compagno potrà starmi vicino”. Per evitare qualsiasi rischio, le strutture sanitarie hanno eliminato la possibilità per le donne di essere accompagnate in sala parto e in molti casi persino nelle stanze, per fare compagnia alle degenti. “Il mio compagno potrà vedere il bimbo solo attraverso il vetro in un appuntamento prestabilito – continua il racconto Carolina – E con me ci sarà mia madre ma solo in stanza, non potrà assistermi in sala parto. All’inizio mi sono molto dispiaciuta per tutto questo poi però ci ho fatto l’abitudine e mi sono detta che il bello sarebbe venuto soltanto dopo, quando sarebbe nato il mio piccolo Ivo”.